La riforma del codice degli appalti, approvata due anni fa dal governo Meloni e operativa dall’anno scorso, cambia la linea sulle gite scolastiche. Infatti, le scuole sono tenute a seguire le stesse norme sugli appalti pubblici e a qualificarsi come stazioni appaltanti per ogni spesa che supera i 140mila euro (per scuole che hanno almeno 1.500 studenti basta poco per raggiungere questa soglia).
Di conseguenza, per poter organizzare un viaggio d’istruzione, le cosiddette gite scolastiche, bisogna pubblicare un bando, prendere in esame le offerte e assegnare l’appalto in base a criteri che sono molto rigidi. Dunque, la linea è molto simile a quella seguita per le opere pubbliche.
Alla luce delle possibili difficoltà degli istituti nell’adeguarsi a questa nuova linea, l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), che ha pensato e trasmesso le linee guida, in accordo con il Ministero dell’Istruzione, aveva concesso una deroga temporanea, in modo tale che le scole potessero attrezzarsi o affidarsi a stazioni qualificate per gestire gli appalti. La deroga è scaduta il 30 settembre dell’anno scorso e molte scuole sono ancora impreparate.
GITE SCOLASTICHE, LA NUOVA PROCEDURA PER ORGANIZZARLE
L’Anac ha fatto sapere che non ci saranno ulteriori deroghe, quindi le scuole dovranno affidarsi a centrali di committenza per gestire gli acquisti in maniera autonoma. La questione è di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con quello dell’Istruzione. Il Mit a Open ha dichiarato che si sta valutando un rimedio, cioè l’affidamento della gestione delle gare d’appalto agli Uffici scolastici regionali (Usr) da qualificare come stazioni appaltanti. Pertanto, le scuole che non sono in grado di gestire da sole gli appalti dovranno affidare la questione ai cosiddetti ex provveditorati.
L’Anac ha anche spiegato come funzionerà la procedura per le gite scolastiche: le scuole avviano una collaborazione con le strutture qualificate e forniscono le loro esigenze, le centrali in questione si occuperanno degli acquisti per conto delle scuole, garantendo così il rispetto delle regole sugli appalti pubblici.
LE PROPOSTE DI PRESIDI E AGENZIE DI VIAGGI
Potrebbero esserci comunque delle difficoltà per le scuole, con un carico significativo anche per gli Usr più piccoli, dunque la via d’uscita per organizzare le gite scolastiche secondo queste nuove regole potrebbe essere un potenziamento importante degli organici. Ciò si traduce in assunzione di personale qualificato e con competenze specifiche sul codice degli appalti. Questa è la proposta di Antonello Giannelli, a capo dell’Associazione nazionale presidi.
Nel frattempo, Fiavet, l’associazione legata a Confcommercio che rappresenta le agenzie di viaggi, ha inoltrato una proposta al Ministero dell’Istruzione ed è in attesa di una risposta, cercando di sollecitare la questione anche tramite il Ministero del Turismo.