È sempre triste constatare che questi film seminali di Sergio Leone, film impiegati nelle accademie dove si apprende l’arte del cinema, film che hanno ispirato molti registi di successo come Quentin Tarantino, abbiano raccolto davvero poco alla loro uscita, per ‘Giù la testa’ un unico, per quanto fondamentale, David di Donatello per la regia e nulla altro. Ma il tempo ha reso onore a quel cinema, alle musiche di Ennio Morricone, allo stile ‘Leone’ nel dirigere la macchina del cinema, i primi piani degli attori, i lunghi silenzi ricchi di suoni e rumori, gli sguardi, le intese, le vicende in questo caso di pezzenti al cospetto della Storia con la ‘S’ maiuscola. Il premio più grande sarà, ancora una volta, l’audience degli spettatori.
Giù la testa promosso da IlMorandini
Giù la testa viene decisamente promosso da ilMorandini che gli assegna tre stellette e mezzo sulle cinque a disposizione: “Sergio Leone alza il tiro, sfornando un melodramma antimperalista che non si prende troppo sul serio e che alterna il tono eroicomico con una liturgia solenne che qua e là si fa pesante”. Il film è sicuramente un tentativo coraggio di un regista che non si è mai tirato indietro di fronte a possibili scommesse, riuscendo a regalarci pezzi di rara bellezza da studiare nelle università. Qui riesce ancora una volta a tenere la macchina da presa sempre sul personaggio come a mitizzarlo e a renderlo ancor più importante di quanto già lo rendono le parole. Attenzione però perché non è un film per tutti. Giù la testa andrà in onda su Rai 3 stasera, clicca qui per la diretta streaming su Rai Play.
Giù la testa, stasera su Rai3
Giù la testa va in onda oggi, 22 agosto 2020, su Rai 3 con inizio alle ore 20,30. Si tratta di una pellicola del 1971 prodotta da Euro International Film considerata la seconda pellicola di una trilogia definita ‘del tempo’. Forse avrete già capito che si tratta del trittico che Sergio Leone confezionò dopo quella del dollaro e, successivo a ‘C’era una volta il West‘ e precedente a ‘C’era una volta in America’, ‘è uno dei film del filone Western nel quale Sergio Leone non solo punta alla storia, alla trama, ai personaggi, ovviamente alle musiche del compianto Ennio Morricone, da poco scomparso, ma ad una sorta di esposizione temporale, quasi un documentario, di quell’America poco raccontata, quella dei personaggi minori, sul confine con la fine dell’epopea delle frontiere e l’inizio di una modernità che a molti personaggi stava stretti.
Quindi l’America ancora dei cowboy ma con la Guerra Civile in pieno corso, con il treno che sempre più attraversa le praterie, il vapore che è anche simbolo dell’industria nascente, un paese che cambiava forse troppo in fretta per molti dei suoi attori protagonisti.
Il cast è ovviamente d’eccezione ed attorno al principale degli attori, Rod Steiger, incontriamo personaggi più o meno noti ma tutti nel pieno dello spirito cinematografico di Sergio Leone. Quindi il grande James Coburn, che pochi anni dopo avrebbe incontrato di nuovo il cinema italiano con la pellicola ‘Una ragione per vivere e una per morire’, diretto da Tonino Valerii, interpretato al fianco di Bud Spencer, Romolo Valli, un grande attore italiano che nessuno potrà mai dimenticare in film come ‘Boccaccio ’70’ di Luchino Visconti, ‘Scacco alla regina’ di Pasquale Festa Campanile, ‘Er più – Storia d’amore e di coltello’ al fianco di Adriano Celentano, e molti altri successi nel cinema impegnato come nella commedia all’italiana. Se in ‘C’era una volta il West’ fu Claudia Cardinale la bellezza italiana diretta da Leone, in ‘Giù la testa’ incontriamo la non meno importante, per quel cinema, Maria Monti, ‘Novecento’ di Bernardo Bertolucci e ‘Oh! Serafina’ di Lattuada forse furono le pellicole che la resero per diversi anni stella del cinema nazionale di Cinecittà.
Giù la testa, la trama del film
Ecco la trama di Giù la testa. Juan Miranda è un peone messicano a capo di una masnada di banditi nei quali è compreso il vecchio padre e altri sgherri da poco, non una vera gang di pistoleri incalliti. Eppure stanno viaggiando su una diligenza da poco assaltata per recarsi da una parte all’altra della frontiera, nelle vicinanze di un’immaginario Mesa Verde, villaggio inesistente che potrebbe essere California come Arizona o Texas, New Mexico. Durante questo viaggio, prima di dividere il bottino, Juan Miranda e la sua gang incontrano un personaggio bizzarro ma utile ai loro scopi, un irlandese, John Mallory, militante dell’IRA ed esperto in bombe e esplosivi vari. Potrebbe fare davvero al loro scopo, elemento ideale per progettare future rapine, ma in questa fase della storia troppe vicende si intrecciano per evitare l’anonimato e tutti loro saranno involontariamente protagonisti di vicende molto più elevate delle loro finalità. Assieme incontreranno la storia al grido di ‘Giù la testa’, l’esplosivo esplode!