CHE COS’È L’ANNO SANTO ORDINARIO DEL GIUBILEO 2025: COME “SPERIMENTARE” LA SANTITÀ DI DIO

Con l’apertura della Porta Santa in Basilica di San Pietro questa sera alle ore 19 inizierà ufficialmente il Giubileo 2025, l’Anno Santo ordinario della Chiesa Cattolica che ogni 25 anni celebra l’anno della santità, della penitenza e della conversione: dopo i tanti preparativi degli scorsi mesi, con Roma Capitale attraversata da centinaia di cantieri, con la celebrazione di Papa Francesco nel giorno della Vigilia del Santo Natale viene aperto ufficialmente il Giubileo, con durata complessiva di oltre un anno vista la cerimonia di chiusura fissata già per l’Epifania 2026.



Nella tradizione della Chiesa Cattolica, fin dal primo Giubileo indetto da Papa Bonifacio VIII nel 1300, l’Anno Santo è un tempo speciale in cui sperimentare la santità di Dio nel convertire ogni singolo cuore dell’uomo. Con un nome che richiama alla memoria la tradizione ebraica – da “yobel”, il corno di montone che annunciava il Giorno dell’Espiazione giudaica (lo Yom Kippur) – la festa fissata dalla Chiesa aveva cadenza ordinaria inizialmente ogni 100 anni, poi mutato a 50 anni con Clemente VI nel 1343 e infine nella formula attuale ogni 25 anni, grazie alla bolla papale di Paolo II nel 1470.



Con l’apertura della Porta Santa che tradizionalmente dà il via all’Anno Santo si simboleggia il passaggio cristiano dal peccato alla grazia, elemento reso possibile dall’indulgenza plenaria che può essere richiesta da chiunque si rechi in pellegrinaggio attraverso le Porte Sante presenti sul territorio di Roma (San Pietro, San Giovanni in Laterno, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore). L’Anno Santo giubilare è per antonomasia l’anno dedicato a Gesù, un anno in cui la grazia del Signore discende con ancor più considerazione e attenzione data dall’umanità in attesa della vita eterna. Tanto alle origini quanto oggi, l’Anno Santo è l’occasione in cui riprendere un corretto rapporto tra figlio e Padre, tra persone e creazione, dove rimettere debiti e peccati e dove sostanzialmente rinnovare la propria conversione.



IL CALENDARIO DELLE DATE PER IL GIUBILEO 2025

Numerosi gli eventi previsti per il Giubileo 2025, a cominciare appunto dall’Apertura della Porta Santa in Vaticano questa sera, prima della Messa della Notte di Natale, e dalla chiusura invece stabilita per la solennità dell’Epifania il 6 gennaio 2026. Tutte le date e gli eventi vengono scanditi nel calendario giubilare grazie alla Bolla di Indizione diffusa dalla Santa Sede, mentre l’organizzazione intera dell’Anno Santo per volontà di Papa Francesco è stata affidata al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione (diretto dal prefetto mons. Rino Fisichella).

Oltre alle canonizzazioni centrali di questo Giubileo – il 27 aprile 2025 Carlo Acutis sarà proclamato Santo, il 3 agosto sarà il turno di Pier Giorgio Frassati – da gennaio fino a fine anno 2025 sono scanditi tutti i vari grandi eventi in Roma con dedicazioni e obiettivi variegati. Da segnalare, il 28 marzo le 24 ore per il Signore, le tre date in aprile per il Giubileo di ammalati, adolescenti e disabilità, molti appuntamenti sono previsti in estate con i giubilei di sport, politici, vescovi e giovani, senza dimenticare le giornate per i poveri (16 novembre) e dei detenuti (14 dicembre). Tra le Porte Sante aperte per il Giubileo, novità assoluta di Papa Francesco è l’apertura che terrà nel giorno di Santo Stefano dopodomani della Porta Santa all’interno del Carcere di Rebibbia. Va ricordato infine come la Chiesa con i Papi abbiano la libertà di indire un Anno Santo anche in forma straordinaria, per particolari esigenze e momenti nella storia ecclesiale: da ricordare in tal senso il Giubileo della Redenzione voluto da Pio XI nel 1933, in piena “esplosione” delle dittature nel cuore dell’Europa, o il più recente Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco per il 2015. Qui il calendario ufficiale con tutti gli appuntamenti e gli eventi dell’Anno Santo Giubilare 2025. 

“PELLEGRINI DI SPERANZA”: IL TEMA DEL GIUBILEO 2025 E LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO

Peregrinantes in spem”, “Pellegrini di speranza”, questo il titolo scelto dalla Santa Sede per condurre questo lungo Anno Santo di Giubileo 2025: dopo l’anno giubilare straordinario per la misericordia, Papa Francesco punta sul movimento e il pellegrinaggio di chi fonda il proprio esistere sulla speranza. La speranza che risponde ad un nome e un volto, quello di Gesù Cristo, annunciato «fino alle periferie del mondo» come da “mandato” del Magistero di Jorge Mario Bergoglio.

Nella lettera che ha seguito la Bolla di Indizione sul Giubileo 2025, Papa Francesco scrive al prefetto Mons. Fisichella per inquadrare i temi chiave di questo anno dedicato alla speranza, che quasi sembra un “controsenso” rispetto al grado di pericolosità e tensione internazionale che ha raggiunto la geopolitica mondiale. «Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante», ha scritto Papa Francesco nel messaggio di apertura di questo Giubileo 2025. Serve ricordarci delle origini e di quella vittoria di Cristo che già ha superato morte e peccato, ma serve anche recuperare il senso di fratellanza globale: «il Giubileo potrà favore la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia», proprio come potenziale rinascita di cui l’umanità sente l’urgenza davanti al caos generale. Il motto sui “Pellegrini di speranza” è esattamente questo movimento che il cuore dell’uomo può sperimentare verso una grazia, una speranza che si fa incontro: nell’intercessione della Vergine Maria, Madre di tutti, l’Anno Santo al via sia «un intenso anno di preghiera, in cui i cuori si aprano a ricevere l’abbondanza della grazia, facendo del “Padre nostro”, l’orazione che Gesù ci ha insegnato».