Nuovo capitolo sul caso Apostolico, la giudice pro migranti pizzicata a manifestare contro l’allora governo gialloverde. Già nella bufera per i messaggi a sfondo pro-immigrazione condivisi sui social network, la magistrata catanese quattro anni fa redasse e firmò la sentenza di condanna nei confronti di Guido Gianni, gioielliere che uccise due ladri entrati nel suo negozio. Come evidenziato dal sito di Nicola Porro, il leader della Lega sostenne più volte l’istanza di legittima difesa.
La tragedia risale al febbraio del 2008: la gioielleria di Guido Gianni venne attaccata dai malviventi, che immobilizzarono la moglie con una pistola. Armato di una pistola regolarmente posseduta, l’uomo reagì e uccise due ladri, ferendo il terzo. Nel 2019 la condanna della Corte di Assise di Catania: 13 anni di carcere. “Decisione vergognosa”, la posizione di Salvini di fronte alla sentenza firmata da Iolanda Apostolico, oggi al centro delle polemiche per altri motivi.
Il giudice Apostolico e il caso Guido Gianni
Il dubbio è lecito, quella di Guido Gianni è stata una sentenza imparziale? “Io non voglio pensare che quella sentenza fosse una sentenza politica perché qui si parla della libertà di una persona e di una famiglia messa sul lastrico dalle spese legali per i processi. Non lo voglio nemmeno pensare. Ma di certo è quello che si sta chiedendo in queste ore Guido Gianni e penso anche tanti italiani. Alla luce di ciò che sta emergendo, ci domandiamo tutti se quella fosse o meno una sentenza politica. Sarebbe molto grave”, il commento di Susanna Ceccardi a Nicolaporro.it. Per l’esponente della Lega è doveroso riaprire il discorso della grazia a Guido Gianni: “La grazia è già stata chiesta al Presidente della Repubblica che però l’ha negata. Alla luce di quanto sta emergendo, io chiedo che venga riesaminata e che venga concessa almeno una grazia parziale che riduca la pena. Mettano il povero Guido agli arresti domiciliari in modo che possa ricongiungersi con la sua famiglia”.