Brindisi, il giudice Gianmarco Galiano e altre cinque persone in manette per corruzione in atti giudiziari. L’inchiesta della Procura di Potenza ha acceso i riflettori su un traffico illecito che ha sconvolto l’opinione pubblica: l’accusa è di aver intascato soldi delle cause di risarcimento del danno in cui erano coinvolti giovani morti in incidenti stradale o bambini disabili a causa di malformazioni seguite a una presunta colpa medica.
Il Fatto Quotidiano riporta che l’inchiesta chiama in causa 21 persone indagate, 13 delle quali con l’accusa di associazione a delinquere. Il giudice sopra citato è finito in carcere insieme all’imprenditore Massimo Bianco e al commercialista Oreste Pepe Malizia, mentre sono finiti ai domiciliari l’imprenditore Francesco Bianco, la presidente provinciale dell’Ordine degli Ingegneri Annalisa Formosi e la moglie di Galiano, Federica Spina.
BRINDISI, ARRESTATO IL GIUDICE GIANMARCO GALIANO: ACCUSE CHOC
Il giudice Galiano dovrà rispondere di una lunga serie di accuse: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, abuso d’ufficio, riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti. Sono due i casi citati dai colleghi del Fatto, il primo episodio risale ad una causa del 2007 sulla morte di una 23enne, mentre il secondo ad una causa su un bambino nato con traumi permanenti per colpa medica: il giudice si sarebbe messo in tasca 450 mila euro (300 mila più 150 mila euro, rispettivamente). Come riporta Repubblica, in quest’ultimo caso i genitori del bambino disabile sarebbero stati minacciati di perdere la patria potestà se non avessero corrisposto la cifra sopra citata.
Il Gip di Potenza ha disposto il sequestro preventivo di 1,2 milioni di euro. Ma non è finita qui. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giudice avrebbe ricevuto sponsorizzazioni fittizie/gonfiate in cambio di tutela a livello giudiziario in determinati procedimenti civili pendenti dinanzi al Tribunale di Brindisi.