A Le Iene Filippo Roma e Marco Occhipinti sorprendono il giudice Nunzio Sarpietro al ristorante con la figlia e il compagno. Dopo aver incontrato Giuseppe Conte, il gup del processo Gregoretti contro Matteo Salvini, gli inviati del programma cult di Italia 1 hanno seguito il giudice e hanno scoperto che si è recato in un noto ristorante a base di pesce a Roma. Peccato che a Roma quel giorno fosse in zona arancione e, come prevede il Dpcm, nelle città in zona arancione non è permesso andare a pranzo fuori né a pranzo né a cena. Il giudice cerca di giustificarsi con Filippo Roma sottolineando di essere pronto anche nel caso a pagare una multa. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Le Iene, Gup Sarpietro al ristorante in zona arancione infrange Dpcm

Un giudice che prenota un ristorante per portarci la figlia e il fidanzato: un po’ “cafonal” come modalità, ma nulla di grave. Se però quel giudice – in questo caso il gup del processo Gregoretti contro Matteo Salvini, Nunzio Sarpietro – prenota il famoso ristorante romano a due passi da Palazzo Chigi in piena zona arancione, ecco che il problema si pone eccome. È successo e poteva “farla franca” dato che in quel giorno erano tutti intenti a capire cosa avrebbe detto l’ex Premier Giuseppe Conte sentito direttamente da Sarpietro a Palazzo Chigi (in via del tutto eccezionale, avendo il Presidente del Consiglio scelto di farsi ascoltare come teste informato sui fatti in merito al processo sulla nave Gregoretti).



Ma le Iene Filippo Roma e Marco Occhipinti lo hanno pizzicato entrare al ristorante Chinappi e a quel punto il servizio – che andrà in onda questa sera su Italia 1, ore 21.10 – si è praticamente “costruito” da sé. Era il 28 gennaio e la crisi di Governo era in pieno svolgimento, con di lì a poco Conte costretto alle dimissioni per lo strappo di Matteo Renzi: ma in quel giorno è il giudice per le udienze preliminari di Catania Nunzio Sarpietro a “rubare” la scena con una conferenza stampa “improvvisata” davanti a P. Chigi dopo aver sentito il Premier.

GIUDICE ‘BECCATO’ DALLE IENE: LA SUA REAZIONI

Le telecamere si spengono e il Gup si infila in centro a Roma attraversando Porta Pia fino a Via Valenzani: qui le Iene lo beccano entrare nel ristorante, teoricamente chiuso per effetto della zona arancione ma evidentemente tenuto aperto per “favore” al giudice e i suoi commensali. Dpcm infranto in pieno e non è un elemento da poco per un giudice così importante come quello che potrebbe portare alla sbarra e poi alla condanna il leader della Lega Matteo Salvini. Nel servizio si vedranno le diverse domande rivolte ad un imbarazzato Sarpietro che con champagne in mano e crudi di pesce prova ad abbozzare risposte: «Guardi, c’è solo un goccino di vino e tre piatti freddi», spiega alle Iene secondo la ricostruzione fatta oggi su “La Verità” dal cronista Giorgio Gandola. Già aveva colpito il Gup per quella inusuale conferenza stampa dove rivelava alcune delle risposte del Premier e si permetteva commenti tipo questo «Il premier ha fornito un’ottima testimonianza, ha risposto anche a domande generiche. Mi ha fatto un’ottima impressione, credo che rappresenti molto bene il Paese».



Non solo, per i resoconti fatti dal “Fatto Quotidiano” il gup avrebbe anche aggiunto al Presidente del Consiglio dopo l’interrogatorio «a livello personale le auguro di andare avanti con un governo Conte ter». Le Iene dopo lo “show” mediatico fuori Palazzo Chigi, lo seguono e lo colgono in piena flagranza di reato: lui però si difende così, secondo il servizio che andrà in onda questa sera «sto violando un regolamento che è un elemento ulteriore, non la legge. Di cose gravi ce ne sono ben altre. Ritengo che il posto sia super sicuro e che sia una situazione in cui non ci sia assolutamente niente di particolarmente grave». Le Iene ovviamente incalzano e qui Sarpietro ammette «Ho sbagliato, confesso, ma questo non comporta nessun tipo di problema su come uno fa il magistrato. Mi faccia la multa». Disperato invece il ristoratore visto che tra multa (da 4mila euro) e opinione pubblica che certamente condannerà, il conto sarà ben più salato dei 200 euro incassati dal pranzo “illegale” del giudice: «Lo sai come mi hanno prenotato? Come promessa di matrimonio. La figlia si sta per sposare, che ne so io. Tre persone, le ho messe dentro», spiega il patron di Chinappi a Le Iene.