Non le manda a dire Giulia Calcaterra, l’ex velina ora influencer e sportiva, finita sotto accusa per via di una serie di incidenti a Cala Goloritzé, in Sardegna. Il video del suo tuffo da 13 metri ha fatto il giro del mondo dopo che, il mese scorso, è stato pubblicato proprio da lei sul suo profilo Instagram. A quanto pare, da allora, i tuffi da quella scogliera si sono moltiplicati così come gli incidenti, l’ultimo proprio ieri che ha visto come protagonista una ragazza di Milano di 27 anni, Marica Tarricone, finita in ospedale a Nuoro dopo aver battuto la schiena sull’acqua dopo il tuffo. Naturalmente a finire sotto accusa è stata proprio Giulia Calcaterra che, seguitissima influencer, avrebbe dato il cattivo esempio “causando” una serie di incidenti. Niente di più falso secondo la bella sportiva che ci tiene a precisare come le sue attività siano praticamente in maniera tranquilla e sicura perché lei si allena da tempo e questo non è di certo un tuffo da record e ne ha fatti già a decine anche in giro per il mondo.
LA RISPOSTA DI GIULIA CALCATERRA ALLE ACCUSE DEI GIORNI SCORSI
Dopo le accuse delle scorse ore, Giulia Calcaterra ci tiene a precisare che nella sua attività è impossibile apparire e non essere perché si deve essere allenate, si deve avere passione per certe cose, e non è come apparire “con ville altrui, auto altrui, jet o aerei privati altrui o ad un tavolino a fare l’aperitivo a Porto Cervo.. la verità è che non esiste la passione per le cose ma solo pura dimostrazione per apparire”. Secondo lei è proprio questo che ha spinto alcuni a tuffarsi da Cala Goloritzé per “emularla” ma senza avere la sua preparazione e poi arriva l’attacco a chi ha usato il suo nome per fare qualche clic in più: “Il mio nome deve essere usato per capo espiatorio per giustificare l’idiozia e l’incoscienza dei giovani egocentrici? Adesso basta!“. Infine, dopo la sua lunga arringa “nuda e cruda”, come lei stessa l’ha definita, ha augurato una pronta guarigione ai giovani infortunati invitando tutti ad appassionarsi, allenarsi e coltivare interessi invece di pensare all’apparire.
Ecco il video finito sotto accusa: