Quarto Grado ha mandato in onda ieri sera in esclusiva il video del ritrovamento del cadavere della povera Giulia Cecchettini, la giovane di Padova uccisa un anno fa di questi tempi da parte del suo ex fidanzato, Filippo Turetta, che non accettava la fine della loro relazione. Il talk di Rete Quattro ha mandato in onda prima un drammatico video, quello delle 23:40 dell’11 novembre del 2023 di Fossò, dove si vede Giulia Cecchettin che corre, rincorsa da Filippo Turetta, per cercare di scappare dalla sua furia.
Ad un certo punto però lei cade e Filippo le sale sopra, spingendola sul marciapiede e colpendola con un coltello, ben 70 volte. Sono gli ultimi attimi di vita della povera Giulia Cecchettin, per il cui omicidio si sta tenendo un processo in queste settimane. Nel video di Quarto Grado, giustamente “alonato”, si vede il corpo di Giulia Cecchettin immobile sull’asfalto, probabilmente già morta o in agonia, con Filippo Turetta che corre a prendere la sua Fiat Grande Punto nera parcheggiata più avanti.
GIULIA CECCHETTIN, IL VIDEO DELL’UCCISIONE
Passano circa 30 secondi e si vedono i fari dell’auto che raggiungono il corpo di Giulia, Filippo Turetta che scende di corsa, prende il corpo di Giulia Cecchettin per poi caricarla in auto. Si nota quindi la vettura del ragazzo mentre passa una volta, per poi tornare indietro, dopo di che la vettura scompare, con dentro la ragazza.
Impressionante la foto degli interni della stessa Punto, che illuminata con il luminol mostra delle evidenti macchie di sangue in tutta la zona posteriore della portiera e dietro il sedile del guidatore, quella dove quasi sicuramente Filippo Turetta aveva adagiato il corpo morente della povera Giulia Cecchettin. Il cadavere della giovane verrà ritrovato solo sette giorni dopo, a seguito di ricerche e appelli, e 140 chilometri più a nord, in un bosco del Friuli Venezia Giulia, molto probabilmente una zona che Filippo Turetta aveva appositamente individuato, così come da ricerche emerse sul suo smartphone.
GIULIA CECCHETTIN, IL VIDEO DEL RITROVAMENTO: “FAZZOLETTO SPORCO DI SANGUE”
Quarto Grado ha mandato in onda in esclusiva proprio il video del ritrovamento del cadavere, nascosto in un pendio scosceso. Nel filmato si sente la voce di uno degli inquirenti che descrive gli indizi raccolti passo dopo passo, a cominciare da un fazzoletto di carta con “delle evidenti tracce rossastre riconducibili presumibilmente a sangue”.
Il corpo di Giulia viene trovato nascosto dietro un masso in un’ansa che non si vede dalla strada, un luogo impossibile da ritrovare, fiutato solo da un cane molecolare. Nel video si notano anche i sacchetti della spazzatura neri usati da Filippo Turetta per occultare ancora meglio il corpo di Giulia, quindi l’ultimo regalo di Filippo che lei ha rifiutato, il libricino a fumetti “Anche i mostri si lavano i denti”. l’ennesimo gesto sprezzante gettarlo vicino al suo corpo?
GIULIA CECCHETTIN, IL VIDEO DEL RITROVAMENTO: “CORPO A MENO 55 CENTIMETRI, 0 GRADI…”
Nel filmato si vede anche il mocassino nero che Giulia portava la sua ultima sera, quella dell’uscita con Filippo Turetta al centro commerciale, prima dell’omicidio. Anche lì vi sono tracce di sangue evidenti, afferma l’investigatore. Il filmato si sposta poi alle ore successive, quando è calato il buio e quando gli inquirenti misurano la profondità con il laser in cui è nascosto il corpo, circa 55 centimetri, mentre la temperature sfiora lo zero.
FIlippo Turetta è lontano centinaia di chilometri da quel luogo, e in quelle ore sta per essere arrestato in Germania, ma le ultime tracce della sua ferocia sono in quel bosco del Friuli dove viene trovato anche il maglioncino di Giulia Cecchettin, sfilato e messo alla rovescia, sporco e con le stelle. A quel punto il video si conclude, con gli inquirenti che portano via tutto da quel bosco che, come detto sopra, era stato cercato da Filippo Turetta la notte prima attraverso una rete internet protetta, un chiaro segno di premeditazione per chi indaga.