L’auto di Filippo Turetta, la Fiat Grande Punto con la quale si è dato alla fuga dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, potrebbe fornire preziose risposte sul delitto e aiutare gli inquirenti a ricostruire la dinamica. Saranno gli esperti del Ris di Parma a condurre le analisi sul veicolo dopo il ritrovamento di alcuni oggetti che non si esclude legati a un presunto piano per l’uccisione della 22enne.



Attraverso gli accertamenti, i carabinieri potrebbero chiarire se Giulia Cecchettin è stata accoltellata all’interno dell’abitacolo, a pochi metri dalla sua casa di Vigonovo, oppure durante la seconda fase dell’aggressione che si è consumata nella zona industriale di Fossò e che sarebbe parzialmente impressa nel filmato di una telecamera di videosorveglianza della zona. Dentro la macchina, come emerso nei giorni scorsi, sarebbero stati repertati elementi di interesse investigativo tra cui un coltello con lama di 12 cm, unna scheda sim prepagata, un paio di guanti, una borsa e 300 euro in contanti.



Omicidio Giulia Cecchettin: cosa si cerca nell’auto di Filippo Turetta

Sono ore potenzialmente decisive per ricostruire la dinamica dell’omicidio di Giulia Cecchettin attraverso le analisi che saranno condotte dal Ris di Parma sull’auto di Filippo Turetta, il giovane reo confesso attualmente in carcere a Verona. Poche ore fa, il ragazzo avrebbe lasciato l’isolamento e il reparto psichiatrico del penitenziario. Ha compiuto 22 anni in cella proprio ieri, 18 dicembre, e avrebbe ora la possibilità di usufruire della saletta comune come tutti gli altri detenuti con accesso a tv, libri e Playstation.



Gli accertamenti sul veicolo di Filippo Turetta, riporta Ansa, dovrebbero essere eseguiti con la tecnica del “bloodstain pattern analysische analizza disposizione e direzione del sangue nell’abitacolo e nel bagagliaio. L’attenzione investigativa è volta anche alla ricerca di tracce di altro materiale biologico come la saliva. Occhi puntati anche sugli oggetti trovati nella vettura e in particolare sul coltello rinvenuto, considerato la possibile arma del delitto. La polizia tedesca, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, avrebbe individuato verosimili tracce ematiche in sede di ispezione preliminare del mezzo ma saranno le autorità italiane a cristallizzare ogni ritrovamento e le attività probabilmente saranno eseguite dopo le festività, quando le parti potranno nominare propri consulenti per partecipare agli accertamenti tecnici.