C’era anche un libro per bambini nel luogo dove è stato scoperto il corpo senza vita di Giulia Cecchettin. Tra i reperti trovati dagli investigatori nel bosco tra il lago di Barcis e Piancavallo c’era “Anche i mostri si lavano i denti“, libro di Jessica Martinelli, disegnatrice e illustratrice per bambini veneta. La ragazza, uccisa per l’accusa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, si sarebbe dovuta laureare in Ingegneria biomedica all’Università di Padova, ma sognava di diventare illustratrice di volumi per bambini, infatti si era già iscritta ad un corso a Reggio Emilia.
Negli ultimi giorni sono circolati in rete alcuni disegni della ragazza. Per questo non appare una coincidenza il ritrovamento di quel libro vicino al cadavere. Il libro, una favola per bambini con illustrazioni di Grègoire Mabire, forse aveva attirato la curiosità di Giulia Cecchettin per il suo stile. La ragazza aveva acquistato il libro per ispirarsi? Forse voleva mostrarlo al suo ex. Oppure potrebbe esserle stato regalato in vista della laurea proprio da Filippo Turetta, ora in carcere a Verona.
OMICIDIO GIULIA CECCHETTIN: GLI ALTRI REPERTI
Stando a quanto riportato da La Nuova Venezia, che ha parlato di questo rinvenimento, sono una ventina gli oggetti repertati durante i sopralluoghi della Scientifica e che sono elencati nel provvedimento di convalida del sequestro, finito agli atti, di cui ha parlato il programma Quarto Grado. Un mocassino nero di Giulia Cecchettin, un rotolo di sacchi neri di plastica, da cui Filippo Turetta ne avrebbe strappati due per coprire il corpo senza vita dell’ex fidanzata, e fazzoletti sporchi di sangue rinvenuti tra i rovi. Inoltre, è stato trovato il nastro adesivo argentato usato per tappare la bocca alla ragazza tra Vigonovo e Fossò, così come due coltelli da cucina che sono considerati le armi del delitto.
In particolare, una lama da 21 centimetri spezzata, che è stata recuperata nel parcheggio di Vigonovo, dove ci sarebbe stata la prima fase dell’aggressione, e un coltello da 12 centimetri rinvenuto dalla polizia tedesca nell’auto su cui si trovava Filippo Turetta quando è stato arrestato in Germania. Invece, non è stato ritrovato il cellulare della ragazza, che risulta spento da sabato 11 novembre alle 22:45. Così come non si trova neppure il computer in cui Giulia Cecchettin custodiva la sua tesi di laurea.