Nel giorno del funerale di Giulia Cecchettin, la 22enne assassinata da Filippo Turetta in provincia di Venezia, emerge la lettera del povero Vincenzo Gualzetti, il padre di Chiara. Si tratta di una 15enne che è stata assassinata in quel di Bologna a giugno del 2021, nel parco dell’Abbazia di Monteveglio, da un ragazzo di un anno più grande che Chiara riteneva essere un suo amico. “Il caso di Giulia mi ha molto toccato sin dalla sua scomparsa – le parole di Vincenzo Gualzetti a Fanpage che di recente ha perso anche la moglie – quando ho letto che c’era stata una pugnalata alla nuca ho rivissuto esattamente quello che ha passato mia figlia, perché anche lei è stata assassinata allo stesso modo. Sono andato un po’ giù di testa. Sono riuscito ieri a mandare un messaggio a Gino Cecchettin, di condoglianze. Mi ha solo detto che avrebbe lasciato il mio nominativo all’ingresso della chiesa per farmi entrare. È molto dura, è un dolore che esce fuori e non si controlla”.
Prima di recarsi a Padova il padre di Chiara ha scritto una lunga lettera che è stata pubblicata dal Corriere della Sera, e destinata a Gino Cecchettin, il papà di Giulia: “Caro Gino, oggi sarò accanto a te, al funerale della tua Giulia. Ci voglio essere e vorrei tanto abbracciarti, perché ho provato sulla mia pelle il calore di ogni singolo abbraccio quando è toccato a me essere ‘il padre di una ragazza uccisa’. Siamo fratelli di un destino simile, io e te. Da quando il nome e il viso di Giulia sono entrati nella mia vita mi sono sentito anch’io un po’ suo padre”.
GIULIA CECCHETTIN, LA LETTERA A GINO DI VINCENZO GUALZETTI: “HO SPERATO PER LEI…”
E ancora: “Ho sperato per lei, pregato per lei, mi sono angosciato per lei, come se all’improvviso fossero tornate quelle ore di abisso vissute a casa mia, a giugno di tre anni fa. L’avevo cercata per un giorno, uno solo. Mi ero arrampicato per ogni sentiero, avevo guardato dietro ogni cespuglio, ma — pensa che amara consolazione — il mio sgomento era durato appena un giorno. Non oso nemmeno immaginare cosa puoi aver vissuto tu per tutti quei giorni di buio aspettando di sapere… Anch’io, come te, non ho più mia moglie, e sono sicuro che il male che se l’è portata via sia cresciuto assieme al dolore per aver perduto Chiara. Anch’io, come te, cerco di ragionare e dare un senso a quello che è successo, anche se tutta questa violenza un senso non ce l’ha”, ha concluso.
Gualzetti negli scorsi giorni ha lanciato la cosiddetta “piattaforma contro i femminicidi” chiedendo pene certe per i killer: “Chi ha sofferto come me la perdita di una figlia, di una sorella, di una madre, si faccia avanti. Insieme potremo cambiare le cose”, precisa il padre della giovane vittima.