La storia dei due fidanzati scomparsi, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, è tornato protagonista della puntata odierna di Pomeriggio Cinque. I due non si trovano da sabato, quando in seguito ad un litigio immortalato da alcune telecamere di sorveglianza, culminato con un’aggressione ai danni della ragazza, si sono allontanati con una punto nera. Oggi Turetta è stato indagato per tentato omicidio, circostanza che permetterà agli inquirenti di analizzare alcune tracce di sangue trovate sul luogo della colluttazione.
L’ipotesi che diventa sempre più plausibile è che Giulia Cecchettin sia costretta da Filippo Turetta a questa folle fuga, mentre i genitori non vogliono darsi per vinti all’idea che la ragazza potrebbe aver fatto una brutta fine. La sorella di Giulia, Elena, intervistata a Pomeriggio Cinque ha voluto ribadire che “la relazione doveva essere troncata, ma già nei primi mesi. Pensandoci e confrontandomi con le sue amiche abbiamo visto che i problemi sono iniziati poco dopo l’inizio della relazione. Lui era geloso di cose che non dovevano ingelosirlo. Nel momento in cui mi ha chiamato mio fratello la domenica mattina alle 8″, ha raccontato ancora la sorella di Giulia Cecchettin, “chiedendomi sa sapevo dove fosse, già da quel momento ero preparata al peggio, sono crollata a piangere perché avevo già dei brutti presentimenti e si sta tutto confermando”.
Lo zio di Giulia Cecchettin: “Filippo ti perdoniamo, ma portacela a casa”
Più accorato, invece, l’appello dello zio di Giulia Cecchettin, Andrea, che ha voluto ribadire come “la ragazza può essere ferita, ma ancora viva, assieme a Filippo. Chiedo a tutti i telespettatori di continuare a cercare Filippo, i ragazzi e la macchina. Chiedo a tutti i cittadini della montagna nella zona dove è stata individuata la macchina l’ultima volta prima che non si muovesse più, San Candido, e i paesi attorno, se ci sono degli appartamenti sfitti con luci accese di comunicarlo. Diamo un’occhiata alle case dei turisti, ai garage, ai sottoportici, dove l’auto può essere nascosta e non è stata cercata”.
“Vorrei dire a Filippo, se riesce a sentirmi”, ha detto lo zio di Giulia Cecchettin, “che anche se ha fatto qualcosa a Giulia non è irreparabile, se questa piccola cosa, quest’aggressione per un qualsiasi motivo, la nostra famiglia è pronta a perdonarti se ti fai coraggio e ci porti a casa Giulia. La nostra famiglia ti perdona già da ora, riportacela a casa che se ha bisogno di aiuto ci pensiamo noi e tu raggiungi la tua famiglia che ti vuole un bene immenso, ed è pronta a perdonare questo gesto. Ti sapremo aiutare a risollevarti per quello che sta accadendo ora. Avvertite qualcuno, ditegli che volete tornare a casa, vi accogliamo a braccia aperte qualsiasi cosa è accaduta”. Ma lo zio di Giulia Cecchettin ci tiene anche a chiedere a Filippo “di prestarle delle cure se ne avesse bisogno, che poi lo ringraziamo anche per questo oltre a perdonarlo. Immagino che Filippo”, ha concluso, “adesso si renda anche conto di aver fatto una cavolata e di avere tanta paura, ma non deve, si faccia coraggio e torni a casa con Giulia”.