Miss Piemonte: “Ho subito violenza sessuale da un medico”

Giulia Giada Cordaro, è una 25enne, nota per essere diventata Miss Piemonte nel 2022, oltre che finalista di Miss Italia, ha recentemente voluto condividere la sua storia, raccontando della violenza sessuale che ha subito nel 2021 da un dottore. “Mi ha messo le mani addosso e io non ho più sentito il mio corpo, ho pensato ‘sono paralizzata’”, ha raccontato a Generazione Z, in onda su Rai 2, “mi fece un massaggio, uno speciale che mi ha squarciato pelle e cuore. Mi guardavo allo specchio e mi veniva solo da piangere, non mi riconsocevo, per questo ho deciso di denunciare, ma non l’ho fatto a cuore leggero per paura che potesse rifarsi sulla mia famiglia, minacciarmi o farmi del male“. La storia, però, fortunatamente avrebbe un lieto fine, con la condanna in direttissima per il medico, alla fine del 2021.



La giovane Miss Piemonte, Giulia Giada Cordaro, ha voluto parlare della violenza sessuale soprattutto per far sì che non accada ad altre donne, o per far trovare a chi non riesce a denunciare, la forza di farlo. “Non era il mio medico di base”, ha chiarito subito a Generazione Z, “sono entrata nello studio tranquillamente come ho sempre fatto le altre 5 volte, perché era la sesta volta che andavo. Succede che normalmente mi viene fatta la visita di routine, poi mi viene detto ‘Adesso andiamo a risolvere la parte del collo’. Io mi sono fidata e mi sono messa nelle sua mani, mi ha chiesto di spogliarmi ed io ho tolto la maglia perché non ci vedevo nulla di male”. Tutto, però, lì sarebbe degenerato rapidamente: “Mi ha detto che non bastava, mi ha detto ‘Spogliati e togliti il reggiseno e rimani solo con l’intimo’, da lì è difficilissimo spiegare quello che si prova in quella situazione”.



Giulia Giada Cordaro racconta la violenza sessuale: “Ho pensato di essere morta”

“Lì l’ho capito”, ha raccontato ancora Giulia Giada Cordaro, la miss Piemonte vittima di violenza sessuale, “ho capito perché tante donne non riescono a dire ‘No’ o a bloccarsi, è una sensazione difficilissima che ti inchioda. È successo tutto all’improvviso. Io mi sono spogliata meccanicamente, lui si è avvicinato e mi ha fatto un massaggio intimo, ho sentito le sue mani sul corpo e ho pensato di essere morta, avevo gli occhi chiusi e non sentivo il mio corpo, sentivo solo le sue mani. Lui non parlava”, ha raccontato.



Dopo la violenza sessuale, però, Giulia Giada Cordaro ha trovato la forza di reagire, racconta a Generazione Z. “Mi si accende una lampadina, dovevo scappare. È stata una scossa, mi sono alzata e nella fretta di vestirmi mi sono messa la maglietta al contrario. Avevo tanta paura, che mi potesse seguire, contattare, che potesse fare del male alla mia famiglia, aveva tutti i miei dati. Appena sono scesa giù, ho chiamato immediatamente la mia migliore amica e ho parlato a bassa voce, avevo il terrore che mi potesse sentire, lui o qualcuno”. Ne ha poi parlato con il suo compagno, con cui convive, “e la sera stessa ho chiamato l’avvocato“. “Ho denunciato dopo qualche giorno proprio perché arriva la paura, che magari non mi credessero, che potesse succedere qualcosa di brutto o che potessi essere derisa, che tutto potesse essere sminuito”.

“Questo lo dico a tutti”, continua a raccontare Giulia Giada Cordaro, parlando alle vittime di violenza sessuale, “cercate di comunicarlo il prima possibile, a chiunque, che sia una vostra amica, vostra mamma, vostro papà, i vostri nonni, chiunque”. “Ho pensato di non denunciare, perché tanto non c’è mai giustizia, ma è sbagliatissimo. Questi atti vanno sempre denunciati, subito”