Le dimissioni di Saverio Cotticelli, messo alla porta dal premier Giuseppe Conte dopo la figuraccia di ieri per quanto dichiarato nell’intervista a Titolo V, sono un caso. Lo è anche la nomina come commissario alla Sanità della Calabria. C’è chi ha subito preso nel mirino il ministro della Salute Roberto Speranza, che però non c’entra nulla. A incaricare il generale era stato il primo governo Conte. Era il 7 dicembre 2018 e la sanità in Calabria versava in condizioni drammatiche, peraltro non molto diverse da quelle attuali. Chi fece il suo nome? È attorno a questo che si sono scatenate le polemiche nelle ultime ore. A proporlo fu l’allora ministra della Salute Giulia Grillo, che voleva dare una svolta ai programmi di rientro in corso dal 2009. Quel nome finì sul tavolo del ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria. Matteo Salvini, che di quel governo faceva parte, non può essere ritenuto corresponsabile di una scelta non fatta, ma d’altra parte non può ritenere la Lega non coinvolta nella vicenda. Basta riprendere l’atto: a vistarlo fu anche l’allora ministro per gli Affari regionali, la leghista Erika Stefani (qui il documento). La nomina infatti è del Mef, ma in accordo con il ministero della Salute e sentito quello degli Affari regionali.
LE POLEMICHE SULLA NOMINA DI SAVERIO COTTICELLI
A tirare in ballo la Lega è stata proprio Giulia Grillo, che però aveva un peso specifico diverso nel Governo rispetto alla collega leghista. «La nomina di un commissario (..) deve essere approvata in consiglio dei ministri con una convergenza politica da parte delle forze di governo, in tal caso anche della Lega che governava con il Movimento 5 Stelle», ha spiegato l’ex ministra della Salute sui social. Inoltre, ha precisato che avrebbe dovuto verificare l’attività del generale Saverio Cotticelli, ma ad agosto 2019 cadde il governo Conte I e quindi non ebbe più modo di farlo. L’ex ministro grillino non solo ha tirato in mezzo la Lega, spiegando che c’era condivisione nella nomina di Cotticelli, ma ha attaccato duramente anche il suo successore. «È gravissima e mi ha lasciata molto perplessa che la risposta del ministero della Salute su chi fosse preposto a redigere il piano anti Covid, sia arrivata dopo tre mesi o, almeno, così sembrerebbe dal video». Quando però ufficializzò la nomina del generale Saverio Cotticelli a commissario straordinario per la Sanità in Calabria rivendicò la scelta targata M5s: «Legalità, trasparenza e competenza per la salute dei cittadini». E aggiunse: «Io mi sono spesa, ci sto mettendo la faccia perché sono il ministro del governo del cambiamento e la situazione deve cambiare. Oggi sono qui perché non mi bastava nominare i commissari, mi serve fare le cose per portare dei risultati a casa, perché è per quello che i cittadini ci hanno mandato a governare».
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