A Storie Italiane la drammatica vicenda di Giulia, una donna che sta vivendo un incubo dopo che l’ex compagno l’ha minacciata di morte più volte. Una storia che sta andando avanti da troppo tempo, durante la quale la stessa donna è stata anche picchiata dal suo ex. Una vicenda che come ricorda Storie Italiane, ha lo stesso copione di molte altre già viste: “Le botte sono partite all’incirca dopo un anno dall’inizio della nostra relazione. Lui si era presentato già geloso, ossessivo, padrone: all’inizio questa cosa può piacere ma dopo si è aggravata la situazione, è stato un delirio e io a forza di subire e subire queste gelosie mi sono stufata. Ho sempre avuto paura di uscire allo scoperto conoscendo la persona, non ho mai avuto la forza”.



Giulia e il suo ex compagno hanno anche un figlio di 8 anni, e durante la puntata odierna Storie Italiane ha mandato in onda tutta una serie di messaggi vocali che l’ex ha inviato alla donna, minacce palesi e tutt’altro che mascherate: “Io vengo al lavoro, state attenti tutti quanti, mi troverai fuori o dentro il tuo lavoro”.



GIULIA: “ERA GELOSO DI CIO’ CHE MI STAVA BENE”

Giulia aggiunge: “Lui era geloso di tutto ciò che mi rendeva felice, dove essere solo lui a rendermi felice”. I due sono stati insieme per 13 anni e “Dopo tre anni ha iniziato a mettermi le mani addosso, mi ha messo le mani al collo, mi ha strozzato: durante il compleanno di mia figlia lui mi ha detto che avevo guardato un cameriere e quando siamo arrivati a casa botte davanti ai bambini”.

“Io non ho mai raccontato niente a nessuno per vergogna, mi vergognavo al posto suo, mi vergogno di essere stata con lui, non ho mai detto niente a nessuno, neanche alla mia migliore amica ma se tornassi indietro lo direi subito, anche ad una stretta”. Ma come ha passato Giulia tutti questi anni: “Con tanta paura, quando andava fuori di testa non ragionava più, a volte mi sono rifugiata nella stanza dei bambini sperando di essere protetta”.



GIULIA: “ECCO QUANTO ACCADDE L’11 FEBBRAIO”

Poi arrivò l’11 febbraio: “Fu l’episodio più clamoroso. Avevo una maglia con scirto carpe diem, eravamo al compleanno di mia sorella, e per questa maglietta è andato fuori di se, mi chiedeva cosa volevo dimostrare con questo messaggio, poi siamo arrivati a casa ha spaccato tutto, mi ha messo le mani addosso, lui è un pugile, mi ha fratturato il naso davanti ai bambini e quella è stata la ciliegina sulla torta e ho chiesto aiuto”.

“Quindi sono scappata dalla mia famiglia e loro mi sono stati vicini per fare denuncia”. Il suo avvocato, Fabrizio Gallo, aggiunge: “Noi e i famigliari l’abbiamo convinta a denunciare e dobbiamo ringraziare anche le forze dell’ordine che sono state vicine a Giulia”. Dopo la denuncia è stato subito attivato il codice rosso e fortunatamente oggi Giulia vive una vita protetta.