Giulia Pairone è una tennista che, dopo anni di un inferno vissuto dietro le quinte dei suoi impegni sportivi, ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi subiti dal suo allenatore. Una storia difficile che la stessa protagonista ha raccontato ai microfoni di Sopravvissute, il programma condotto su Rai 3 da Matilde D’Errico in seconda serata, in onda nella puntata del 3 dicembre.
All’epoca dei fatti, Giulia Pairone era minorenne e il suo maestro di tennis di allora è stato condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti, come ricostruisce Il Corriere della Sera.
Chi è Giulia Pairone a Sopravvissute, il racconto della tennista
Giulia Pairone è stata ospite di Matilde D’Errico negli studi di Sopravvissute e ha portato in tv la sua drammatica testimonianza sugli abusi che avrebbe subito per diverso tempo dal suo ex allenatore di tennis, Ivano Rolando.
“Ha iniziato a chiamarmi tutte le sere, dicendo ‘Voglio sapere come vanno gli allenamenti, se ti piacciono…’. Alla fine era un modo per controllarmi, per sapere dov’ero e cosa facevo, con chi ero… Poi queste telefonate da serali sono diventate anche mattutine, prima di andare a scuola mi telefonava per dirmi che non dovevo parlare con le mie compagne del liceo né avere contatti fuori perché ‘mi distraevo da questo sogno’. Lui ha capito che per me il mio sogno era la cosa più importante e l’ha strumentalizzato e usato contro di me…“.
La testimonianza di Giulia Pairone dopo la condanna del suo allenatore
Uno spaccato della testimonianza di Giulia Pairone è pubblicata anche sul sito web di “ChangeTheGame”, associazione contro gli abusi nello sport, e restituisce la fotografia del suo incubo prima della rinascita.
“Il 30 maggio (2024, ndr) una sentenza di primo grado del Tribunale d’Ivrea ha condannato l’allenatore che per 4 anni ha abusato di me. Questa sentenza non è definitiva, ma porta giustizia e speranza non solo a me, ma spero anche a chi come me ha sopravvissuto una violenza in ambito sportivo (…). Per anni ho desiderato solo scomparire, dandomi la colpa per tutto (…). Dopo 15 anni da quando questo inferno è iniziato, e a 5 anni dalla mia denuncia, finalmente faccio un primo respiro a pieni polmoni. (…)“.