Non si parla più di Giulia Sarti, ma il caso della giovane ex Presidente della Commissione Giustizia alla Camera in merito alle foto hot, alla presunta falsa denuncia contro l’ex fidanzato Andrea Tibusche Bogdan, alle mancate restituzioni dello stipendio da parlamentare e le registrazioni-ricatti con l’ex compagno è tutt’altro che chiuso. Le liti nel Governo e il caso-Siri hanno di fatto steso un “telo” di silenzio sugli imbarazzi interni al M5s sulle vicende legate a Giulia Sarti e quel “i probiviri la espelleranno” esclamato da Di Maio due mesi fa non sembra più avere avuto seguito. Oggi il collega del Giornale Pasquale Napolitano rivela la possibile “tentazione” in mano a Luigi Di Maio: “graziare” la Sarti per evitare caos interni sotto le Elezioni Europee e soprattutto per non scoppiare il vero “bubbone” dietro tutto, il ruolo di Rocco Casalino. «I senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis sono stati messi alla porta per qualche dichiarazione sulla stampa e un paio di voti in dissenso alla linea del Movimento», riporta giustamente il collega de Il Giornale, ma per la Sarti il trattamento è stato diverso. Un po’ per lo scandalo sollevato a mo’ di vendetta con le foto del 2013 della parlamentare in atteggiamenti intimi ripubblicate da un pc della Camera, un po’ perché dietro alla scelta di non espellere la Sarti – per ora – potrebbe svelarsi una sorta di “melina” per salvarla.



LA TENTAZIONE DI LUIGI DI MAIO

«E di un perdono grillino potrebbe beneficiare proprio la Sarti. Nonostante le accuse siano gravi. Contro l’ex presidente della commissione Giustizia pendono due capi d’imputazione politica: le mancate restituzioni e la storia delle registrazioni nella propria casa di Bologna» attacca ancora Napolitano, chiedendosi come mai davanti a due casi assieme del genere la linea di “pulizia morale” richiesta dal M5s per altri casi interni e in questi giorni per la Lega di Salvini e Siri, su Giulia Sarti “traballa”. La gestione del caso Rimborsopoli un anno fa fu decisa da Casalino in primis e il rischio potrebbe proprio essere uno scandalo sul portavoce del Premier Conte a pochi giorni dalle Elezioni: non solo, la Sarti avrebbe fatto installare nella sua casa un impianto di registrazione per filmare tutti gli incontri, politici e personali. E se in quelle immagini vi siano degli elementi “delicati” di casa M5s che Di Maio vuole evitare di mandare su pubblica piazza? Il giallo rimane ma di fatto Giulia Sarti, da due mesi, è “pendente” nel giudizio del Collegio dei Probiviri: l’impressione è che la vicenda sia tutt’altro che chiusa..

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