Giulia Terzi e la seconda laurea: “Il risultato dei sacrifici fatti”

Dopo le cinque medaglie conquistate alle Paralimpiadi di Tokyo (due ori, due argenti e un bronzo), la nuotatrice Giulia Terzi ha conseguito la laurea con lode in Giurisprudenza. Secondo titolo dopo quello in Scienze Politiche. In un’intervista al Corriere della Sera si è raccontata, esprimendo tutta la sua soddisfazione dopo i sacrifici fatti. Fin da piccola, la nuotatrice ventiseienne sognava di andare alle Olimpiadi: “Avevo otto anni, “Andare alle Olimpiadi” era un tema datomi dalla maestra”. Qualche anno dopo ci è riuscita, e: “Quella bambina con i codini, anni dopo, è salita sul blocco dell’Aquatics Centre di Tokyo realizzando il sogno della vita”.



Giulia Terzi, originaria di Arzago d’Adda, nella bergamasca, non solo è riuscita a coronare il suo sogno Olimpico, ma è arrivata a conseguire la seconda laurea, in Giurisprudenza, con un 110 e lode. La nuotatrice non nasconde la sua felicità: “Significa tanto perché è il risultato dei sacrifici fatti, delle notti a studiare dopo gli allenamenti, delle domeniche a casa, dei libri in trasferta”. Nonostante i successi nello sport, Giulia Terzi non ha mai trascurato gli studi: “Lo sport è fondamentale, ma nella vita meglio avere un piano B. Il mio è lo studio, sempre stato importante“.



Giulia Terzi e la malattia: “A 19 anni avevo più di 90 gradi di scoliosi”

Giulia Terzi, dopo gli ori di Tokyo e la seconda laurea in Giurisprudenza, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera , racconta delle difficoltà avute durante la sua crescita, a causa della malattia. La nuotatrice è nata con una scoliosi congenita, e dopo anni di gessi e corsetti: “Non c’erano miglioramenti, a 19 anni avevo più di 90 gradi di scoliosi. Sono cominciati gli interventi”. Successivamente anche coinvolgimenti al midollo a livello cervicale e problemi alle braccia.



Da lì i medici le consigliarono di iniziare a nuotare, e Giulia seguì il consiglio, abbandonando il suo primo amore, la ginnastica artistica: “Dovetti smettere per le mie condizioni, ma ho preso la licenza per allenare. E mi piacerebbe farlo anche in carrozzina”. E aggiunge: “Lo sport mi ha salvato e fatto rinascere“. Grazie al nuoto, due anni fa ha conosciuto anche il suo fidanzato, Stefano Raimondi, incontrato durante un raduno della Nazionale. Giulia Terzi, in chiusura dedica un messaggio d’amore alla sua famiglia, alla quale è molto legata: “Non saranno mai troppi i grazie per loro, orgogliosi di me sempre, accanto in ogni momento”.