Sta facendo il giro del web negli ultimi giorni, l’abbraccio fra Giulia Tramontano, la povera ragazza di Senago uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello, e l’amante dello stesso omicida. Uno scatto che ha fatto andare su tutte le furie Chiara Tramontano, sorella della vittima, che si è sfogata con un lungo post su Facebook in cui sottolinea come Giulia non sembra affatto abbracciare la sua rivale in amore. “C’è una cosa che non tollero – scrive Chiara – sentirvi dire che l’ultimo abbraccio di Giulia con l’amante del suo compagno sia un lume di solidarietà in questa storia buia”. In effetti dallo scatto pubblicato in rete e registrato dalla telecamere si vede chiaramente come Giulia abbia le braccia distese lungo il corpo, mentre l’amante di Alessandro Impagnatiello abbracci la vittima, cingendola con il braccio.
Chiara Tramontato ha spiegato anche perchè fino ad ora non è mai apparsa in tv a rilasciare interviste: “Il dolore è un’esperienza così intima che è difficile condividerla con sé stessi, figuriamoci con gli altri”. Quindi ritorna sullo scatto incriminato: “Lascio qui la mia opinione perché ho bisogno di gridarla affinché quel frame catturato dalle telecamere possa essere osservato con gli occhi della verità”. L’immagine è stata registrata poche ore prime l’omicidio di Giulia Tramontano, quando appunto la stessa si è incontrata con l’amante del compagno e quando ha scoperto il tradimento.
GIULIA TRAMONTANO, SFOGO DELLA SORELLA CHIARA: “MI MANCHI COME LA PACE CHE NON HO PIU’”
“Mia sorella si è avvicinata al suo interlocutore con le braccia cadenti lungo il corpo – scrive ancora Chiara Tramontano – viene avvolta da un abbraccio che non ricambia. Giulia non abbraccia la donna che si è intrufolata in casa sua ricoprendo il ruolo dell’amante. E ciascuno di noi avrebbe fatto la stessa cosa”. La sorella prosegue: “La verità è che si sta cercando una morale inesistente nella tragedia che ha sconvolto le nostre vite. La solidarietà è altro, ha diverse tempistiche ed é mossa dal bene”.
Chiara conclude il suo intervento con un messaggio rivolto all’amata sorella: “Cara Giulia, mi manchi tutti i giorni. Mi manchi come la pace che non ho più. Come la rabbia che mi annega. Come le ingiustizie che mi inghiottiscono. E forse mi avresti detto, se fossi stata in vita, di lasciare stare, ma non avrebbe funzionato. Non ti ha salvato l’amore e la solidarietà, ma le mie unghie difenderanno il tuo ricordo per sempre”.