C’è grande attesa per la perizia psichiatrica su Alessandro Impagnatiello, che deve rispondere dell’omicidio di Giulia Tramontano. Gli specialisti a cui è stato conferito l’incarico, cioè lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca, hanno sondato la psiche dell’ex barman per quasi tre ore con l’obiettivo di capire se fosse capace di intendere e di volere quando ha accoltellato 37 volte la fidanzata, che era incita al settimo mese. Come evidenziato da Il Giorno, si è trattato del primo incontro, che si è tenuto in una stanza del carcere di San Vittore, ma ne seguiranno altri, perché pare che non abbia ancora affrontato le fasi drammatiche dell’omicidio.
In questo primo incontro si sarebbero soffermati sul passato di Alessandro Impagnatiello, i prossimi due si terranno a settembre, poi gli specialisti dovranno esaminare le dichiarazioni dell’uomo per redigere la loro redazione, il cui deposito dovrebbe avvenire entro il prossimo 15 ottobre, poi verrà discussa in una delle udienze del processo per il quale l’imputato rischia una condanna all’ergastolo per il femminicidio di Giulia Tramontano.
OMICIDIO GIULIA TRAMONTANO, SCONTRO TRA PERIZIE PSICHIATRICHE
Se dalla perizia psichiatrica, a cui hanno presenziato anche i consulenti di parte (tranne quelli della difesa che non ne ha nominati) dovesse emergere che la capacità di Alessandro Impagnatiello fosse calata, allora andrebbe valutata anche la sua eventuale pericolosità sociale. Comunque, durante il processo è stata descritta diversamente la personalità dell’uomo che ha ucciso Giulia Tramontano. Secondo il team che si occupa della difesa dell’imputato, ha tratti di una personalità di tipo «paranoide e ossessivo», concludendo che soffre di una «grave psicopatologia».
Invece, quella dei legali che rappresentano la famiglia della vittima, parla di «lucido delirio» e degli effetti di una semplice ma terrificante «banalità del male». Dopo le perizie delle parti, la parola è passata ai periti incaricati dai giudici, che quindi dovranno stabilire se era capace di intendere e di volere al momento dell’omicidio di Giulia Tramontano. I risultati sono previsti entro 90 giorni.