Continuano ad emergere dettagli in merito al terribile omicidio compiuto da Alessandro Impagnatiello, il 30enne di Senago che ha ucciso la compagna, Giulia Tramontano, 29enne incinta al settimo mese. TgCom24.it ha pubblicato alcune dichiarazioni contenuti nel verbale degli inquirenti, rilasciate dall’amante di Alessandro, la ragazza italo-inglese collega del barman. Quest’ultima ha incontrato Giulia Tramontano nei giorni precedenti l’omicidio: “Mi ha detto che Alessandro non avrebbe mai visto il figlio e che a lei interessava solo il bimbo e la sua salute”. E ancora: “Non sapeva se si sarebbe recata a Napoli dai suoi genitori, ma sicuramente non voleva più vedere Alessandro. Sarebbe comunque tornata a Senago, dopo il nostro incontro, per parlare con lui e per lasciarlo”. Quindi ha proseguito: “Con Giulia abbiamo chiacchierato tranquillamente. Siamo state insieme un’ora circa, dopo di che lei è andata via. Il nostro incontro è stato veramente cordiale, tant’è che appena ci siamo viste ci siamo abbracciate per solidarietà femminile”.
Al termine del vis a vis la giovane ha chiesto a Giulia di trasferirsi momentaneamente da lei: “Ho detto a Giulia che se ne avesse avuto bisogno poteva venire da me a casa a dormire. Lei disse di non preoccuparmi, ringraziandomi”, se solo avesse accettato molto probabilmente oggi Giulia sarebbe ancora viva. L’amante ha parlato anche del comportamento avuto da Alessandro Impagnatiello nei suoi confronti: “Lui insisteva perché lo facessi entrare in casa (dopo l’omicidio ndr), ma io non ho voluto perché avevo paura. Non sapevo che fine aveva fatto Giulia e di che cosa fosse capace”.
L’AMANTE DI ALESSANDRO IMPAGNATIELLO: “MI SONO INIZIATA A PREOCCUPARE…”
Sabato 27 maggio “Alessandro ha iniziato a chiedermi di vederci. Le sue richieste erano talmente pressanti che mi ha accompagnato un collega a casa, poiché anche loro erano preoccupati”. In merito alla tristemente nota sera dell’omicidio, infine, l’amante ha raccontato di una videochiamata di 9 minuti con Alessandro, una chiamata che la collega aveva deciso di fare per sincerarsi delle condizioni fisiche di Giulia Tramontato, visto che la stessa non le rispondeva più ai messaggi WhatsApp.
“Per 9 minuti mi ha detto che Giulia stava dormendo”, per poi cambiare versione e dire che era andata via di casa, mostrando tramite videochiamata la casa libera. Non è ben chiaro se in quegli istanti il cadavere della ragazza fosse ancora nell’abitazione, presumibilmente nella vasca, o fosse già stato spostato in garage.