Giuliana De Sio e la mancata maternità: “Ci ho provato tante volte, ma…

Giuliana De Sio, ospite oggi pomeriggio nel salotto di Bella Ma’ da Pierluigi Diaco, ha parlato della sua esperienza di vita, tra tanto pubblico e poco privato, essendo piuttosto riservata. Nel corso dell’intervista si è però sbottonata riguardo l’assenza dei figli nella sua vita, come più volte raccontato in passato. Più volte provò a diventare madre, ma tale desiderio non si è mai concretizzato: “Io non sono felice di non essere madre, tant’è che ho raccontato che ho avuto diverse interruzioni di gravidanza non volute. Ci ho provato tante volte, ma non è andata bene“.



Tuttavia, ribadisce che questo non la sminuisce affatto come donna e che la maternità non è assolutamente una condizione necessaria per definirsi donna: “Detto questo, non vuol dire che io mi senta non realizzata o sminuita. Penso di aver perso l’occasione di una grande esperienza esistenziale: quella di essere genitore. È successo, è stato doloroso, perché sono state attese sempre disattese, detto questo sono viva e vegeta e non ho perso un briciolo della mia energia“.



Giuliana De Sio: “La mia realtà: io andavo in analisi già a 19 anni

Ma Giuliana De Sio ha parlato anche del suo rapporto con la psicanalisi: a Bella Ma’, infatti, viene ricordato che l’attrice fu una delle prime in Italia a parlare di questo argomento, che era considerato un tabù. “Stiamo parlando di 40 anni fa, quando di psicanalisi non si parlava in Italia. Io invece ne parlai, ma con l’ingenuità di pensare che fosse una cosa normale. Invece mi resi conto che, dalle prime interviste che rilasciai, dicendo che ero cliente della psicanalisi e interessata alla psicanalisi, mi accorgevo dalle facce dei giornalisti che stavo dicendo qualcosa che per loro era assolutamente inconcepibile“, ha raccontato.



Poi ha aggiunto: “Questo forse ha contribuito a fare di me un personaggio con le stimmate della persona difficile e nevrotica. Le mie prime dichiarazioni raccontavano la mia realtà: io andavo in analisi già a 19 anni“. Poi, sottolinea l’importanza di soffermarsi su questo tema, sensibilizzando le persone: “Io non concepisco che ci sia ancora gente che si vergogna che sta facendo una cosa per crescere, diventare migliore. Anzi, si può iniziare a obiettare sulla cura, che a volte non riesce, perché la psicanalisi è stata messa sotto accusa. Io non mi sentirei dire: ‘Non so cosa sarei stata se non avessi fatto questo percorso’. Per me è stato un valore aggiunto aver fatto questa esperienza“.