La famosissima ed amatissima attrice Giuliana De Sio (peraltro vincitrice di ben due prestigiosi David di Donatello) si è racconta sulle pagine del Corriere della Sera in occasione del debutto in quel di Torino dell’ultimo spettacolo teatrale – ‘Cose che so essere vere‘, firmato da Andrew Bovell – che la vede nel ruolo di protagonista con un personaggio che non fatica a confessare che è lontanissimo da lei e la sta logorando dall’interno: “Questo spettacolo – spiega al quotidiano – mi sta cambiando i connotati fisici e psicologici“, con ripercussioni che si vedono chiaramente dal fatto che “sono (..) magrissima e tesissima“.



La ragione – spiega ancora Giuliana De Sio – è legata soprattutto al fatto che si è trovata costretta ad interpretare il ruolo di una “madre chioccia che pensa alla famiglia come ad un paradiso” e che è tra i più distanti che si sia mai immaginata di trovarsi ad interpretare soprattutto perché si tratta di “un’idea di famiglia che non ho mai avuto” né con i suoi genitori, né con gli innamorati che si sono susseguiti nel corso della sua vita: “La mia immagina – sostiene Giuliana De Sio – (..) è più tormentata” e forse addirittura “erotica” di quello che può essere (o apparire) una madre chioccia.



Giuliana De Sio: “Quello dell’attore è un mestiere logorante”

Soffermandosi – però – ancora un attimo sul tema della famiglia e della maternità, Giuliana De Sio ci tiene anche a confessare al Corriere che nel corso della sua vita ha avuto “tre aborti spontanei” che più volte l’hanno portata ad chiedersi che madre sarebbe stata con la certezza che – se fosse dipeso da lei – “li avrei tenuti“: non fatica a sottolineare che forse “sarei stata [una madre] ansiosa”, ma altrettanto impegnata nello “studiare” gli errori genitoriali dei suoi amici per evitare di commetterli a sua volta; ma oggi è ormai troppo tardi perché racconta che “non riesco neanche ad accudirmi [e] sarei una disadattata” se non ci fosse qualcuno al suo fianco.



La ragione di queste difficoltà Giuliana De Sio la ricollega al fatto che “questo mestiere ti logora“, specialmente per le persone “ansiose come me, con la mania del controllo”: ogni mattina – confessa – si svegli “con l’angoscia” ed ogni volta che si avvicina ad un debutto diventa sempre “più insicura” di quanto già non sia; tanto che spesse volte si è trovata a pensare di aver “bisogno di un piano B”, come diventare – seguendo il sogno di quando era piccola – “maestra di tennis”.