Giuliana De Sio è stata ascoltata oggi dalla Procura di Roma in relazione all’indagine per istigazione al suicidio sulla morte dello sceneggiatore Teodosio Losito. Dopo Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Rosalinda Cannavò, Massimiliano Morra e Francesco Testi, è stato il turno dell’attrice protagonista di film di successo negli anni Novanta. Nel pomeriggio, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Giuliana De Sio è entrata negli uffici di palazzo di Giustizia dopo essere stata convocata dal pm Carlo Villani. L’obiettivo del magistrato è conoscere le “regole” che portavano alla realizzazione di fiction e prodotti tv. L’esigenza è duplice: da un lato vuole capire chi nell’Ares prendesse le decisioni più importanti, se il produttore Alberto Tarallo o altri; inoltre, si vuole approfondire meglio i rapporti di forza all’interno della società di produzione.
La Ares appartiene per il 65% ad Alberto Tarallo, al 30% è posseduta da Floriana Fiaschetti, al 5% da Mediaset. L’anno scorso, dopo il suicidio di Teodosio Losito, è fallita.
SUICIDIO TEO LOSITO, IL “LATO OSCURO” ARES
Quali sono le vere ragioni del fallimento della Ares? Fino a che punto questa vicenda ha condizionato lo stato d’animo dello sceneggiatore? Sono queste due delle domande a cui i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria, coordinati appunto dal pm Carlo Villani, vogliono trovare risposta, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Ed è questo il motivo per il quale attori e attrici sono stati convocati in Procura a Roma come persone informate sui fatti. Tutto è partito dalle conversazioni al Grande Fratello Vip tra Rosalinda Cannavò, alias Adua Del Vesco, e Massimiliano Morra.
La giovane attrice aveva fatto un velato riferimento ad una presunta setta all’interno della società di produzione che stabiliva le regole di comportamento degli attori della Ares. Lei stessa aveva spiegato che se fosse rimasta alla Ares sarebbe «finita male» anche lei. Una ricostruzione, però, contestata da Manuela Arcuri, che proprio ieri a “Non è l’Arena” ha preso le difese di Alberto Tarallo.