Giuliano Gemma e Natalia Roberti, chi erano i genitori di Vera Gemma
Giuliano Gemma e Natalia Roberti sono i genitori di Vera Gemma e di sua sorella Giuliana, entrambe frutto di quell’amore che li portò a convolare a nozze nel 1973. Il padre Giuliano Gemma è un simbolo del cinema italiano, distintosi non solo per le doti attoriali ma anche per la sua prestanza fisica che l’ha spesso portato a lavorare come stuntman, grazie ad un passato da trapezista al circo. Tra le prime esperienze al cinema c’è quella con Dino Risi in Venezia, la luna e tu del 1958, che segnò il suo esordio al cinema, e quella con Luchino Visconti nel Gattopardo.
A consacrarlo come divo cinematografico fu però il successivo filone spaghetti western e film come Una pistola per Ringo e Il ritorno di Ringo, mentre più avanti si affacciò al cinema impegnato recitando in film come Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini. L’attore morì il 1° ottobre 2013 per un arresto cardiaco in seguito ad un incidente stradale.
Vera Gemma e il ricordo del padre: “Ha fatto di tutto per darmi autostima“
Natalia Roberti era invece la mamma di Vera Gemma nonché prima moglie di Giuliano Gemma, scomparsa prematuramente nel 1995; la donna ha sempre conservato un profilo basso e non ha mai raggiunto un elevato livello di notorietà, a dispetto della carriera illustre del marito e della fama di cui godeva la loro famiglia. Vera Gemma ha spesso parlato dei suoi genitori in molteplici interviste, come quella al Corriere della Sera dello scorso anno in cui ricordò affettuosamente papà Giuliano: “Mi diceva sempre che ero speciale. Ha fatto di tutto per darmi autostima. I problemi non li ho mai avuti con lui, ma con quelli che dicevano: il padre è bello, lei è brutta, è coatta. Ho subito paragoni crudeli e, da adolescente, ne ho sofferto […]”.
Parlando invece di mamma Natalia, in un’intervista a Oggi è un altro giorno ha ricordato: “Mia madre ha avuto un flirt con Marlon Brando, ma lei non ha mai voluto dare seguito al flirt perché era già sposata”. L’attrice poi aggiunse: “Ogni volta che c’era Marlon Brando mio padre si innervosiva un po’ e io e mia sorella ci mettevamo il carico dicendo: ‘Che bravo Marlon Brando’…”.