Giuliano Giuliani è senza dubbio uno dei calciatori del Napoli stellare di Maradona maggiormente dimenticati. Lo ricorda il Corriere della Sera, sottolineando come lo stesso sia morto a soli 38 anni, deceduto a seguito di Aids. Fu un evento storico in quanto viene considerato il primo calciatore della storia a contrarre nella malattia, ma nonostante quel decesso avrebbe dovuto fare rumore, la sua storia è rimasta nel silenzio. Ai funerali non c’era nessuno dei calciatori che avevano militato con lui nel Verona e nel Napoli ad eccezione di Mattei e Vanoli. Assenti anche tecnici e allenatori, presenti solo pochi amici e la moglie.



Secondo il quotidiano di Via Solferino la causa è da associare a quello che veniva considerato l’Aids in quegli anni (morì nel 1996), una vera e propria piaga e di fatto chi era malato era considerato drogato, omosessuale o comunque dedico ad attività sessuali promiscue. “Tutte cose per le quali il pensiero comune, ancora oggi, indirizza all’inferno”, commenta il giornale in maniera ironica. Il Corriere della Sera ha chiacchierato con Raffaella Del Rosario, la moglie del povero Giuliano Giuliani, che ricorda che la notizia dell’Aids le venne dette quando erano a Udine: «Aveva fatto gli esami di routine. Venne un giorno e mi confessò di essere sieropositivo. La mia vita precipitò nel buio. Mia figlia aveva un anno e mezzo, per fortuna era stata concepita prima che lui contraesse la malattia».



GIULIANO GIULIANI, L’AIDS E LA FESTA DI MARADONA: “ERO FERITA…”

La donna ricorda come al dolore e al dramma si accompagnò anche l’ansia per il suo stesso destino: «Eravamo una coppia che aveva una normale vita coniugale. Lui forse aveva preso l’Aids a ottobre. Eravamo a giugno». Raffaella si è così sottoposta a controlli ogni sei mesi, e tutte le volte «con la sensazione che potesse arrivare anche su di me la mannaia di quella malattia».

Una vicenda che ovviamente segnò la storia d’amore con l’ex calciatore del Napoli visto che alla fine Giuliano e Raffaella si separarono, poi lei andò via con la bambina: «Ero ferita, angosciata. Lui mi ha fatto causa, mi ha tagliato ogni contributo e ha chiesto l’affidamento della bambina», Raffaella Del Rosario ricorda anche il momento in cui conobbe Giuliano, precisamente nel 1987 a Milano, in occasione di una festa: lei lavorava come valletta mentre lui era all’epoca all’Hellas di Verona, «Era un ragazzo introverso, complesso, molto affascinante. Era simpatico, umile, sbruffone, tutto insieme. Aveva avuto un’infanzia complicata, della quale non amava parlare. Persino a me non ha mai detto che suo padre era stato travolto da problemi di alcolismo, che sua madre era stata uccisa in Germania dal suo nuovo compagno».



GIULIANO GIULIANI, L’AIDS E LA FESTA DI ADDIO AL CELIBATO DI MARADONA

Raffaella è convinta che il suo ex marito contrasse l’aids in un momento preciso, ovvero durante la festa di addio al celibato di Diego Armando Maradona, nel periodo in cui ovviamente il portiere si trasferì a Napoli: «Quella sera Diego aveva organizzato un addio al celibato a suo modo, c’erano quattordici ragazzi e 42 ragazze. Chi c’era mi ha raccontato che appena arrivarono le automobili con gli invitati si chiusero le porte e si spensero le luci. Giuliano fu visto tornare in albergo alle cinque di mattina, quella sera si è giocato la vita».

Raffaella aveva appena partorito e non potè andare alla festa e lo scoprire cosa si verificò a quella festa fu uno dei motivi che portarono alla separazione fra i due «Ma gli sono restata accanto nella fase finale della sua vita. Lui aveva tentato di tutto per curarsi. Si era trasferito a Bologna e aveva trovato una nuova compagna che però, quando la malattia si è aggravata, lo ha lasciato. Lui non aveva nessuno, se non gli zii che avevano cresciuto lui e suo fratello, morto dopo una vita complicata». La sera prima di morire Giuliano chiese all’ex moglie di giurare che non avrebbe mai detto a sua figlia della causa della morte, ma poi, a 18 anni, scoprì il tutto tramite una ricerca su internet «ha pagato un prezzo molto alto».