Giuliano Peparini è uno degli artisti di cui Maria De Filippi si fida di più. Dopo averlo richiamato ad Amici, in seguito alla parentesi Luca Tommassini, la conduttrice lo ha scelto come direttore artistico di Amici Speciali. Nel corso del serale di Amici 2020, Peparini è riuscito a realizzare delle coreografie meravigliose e molto emozionanti rispettando la distanza di sicurezza tra i ballerini. Lo spettacolo, grazie al duro lavoro di Peparini che non è solo un coreografo, ma riesce a raccontare attraverso la musica e i passi di danza delle vere e proprie storie, non ne ha risentito. Peparini ha così accettato di essere anche il direttore artistico di Amici Speciali dove avrà accanto il sostegno dei suoi ballerini. Alla vigilia del suo nuovo impegno professionale, non potendo immortalare il momento con una foto in cui sono tutti vicini, Peparini ha condiviso sulla propria pagina Instagram un disegno in cui è con tutto il suo staff. A realizzare il disegno del cast di Amici Speciali guidato da Giuliano Peparini e da Maria De Filippi è stato il ballerino Tiwuany.



GIULIANO PEPARINI: “IL PRIMO AD ARRIVARE E L’ULTIMO AD ANDARE VIA”

Giuliano Peparini è letteralmente innamorato del suo lavoro. Nonostante abbia dedicato tutta la vita alla danza, ogni volta che si tuffa in un nuovo progetto, è come se fosse sempre la prima volta. “Io sono un lavoro-dipendente. Qui, per esempio, inizio la mattina molto presto, sono uno dei primi ad arrivare agli Studios ed esco… Sono sempre l’ultimo ad andare via, anche alle 4 del mattino”, avevano raccontato in un’intervista al settimanale Chi. Nei suoi lavori, tutto passa nelle sue mani, ma Giuliano Peparini crede fortemente nel lavoro di squadra. Dopo aver lavorato con direttori artistici che avevano un modo di fare autoritario, ha deciso di non fare lo stesso errore con le persone che lavorano con lui. “Sono sempre stato al fianco di direttori che avevano un modo di fare, come dire, dittatoriale. Allora pensavo che se mi fossi trovato a dirigere qualcosa, sarei stato più gentile”, aveva spiegato ancora. Un modo di fare che gli garantisce la riconoscenza non solo dei professionisti, ma anche degli aspiranti tali.