Non è certo una novità che nel mondo della danza – così come in qualsiasi altro collegato allo show business e talvolta allo sport, specialmente se include bambini e bambine – esiste una fitta sotto trama di abusi e molestie, mai denunciati per paura: una situazione ben nota a Giuliano Peparini, il coreografo che per anni ha lavorato nello studio di Amici di Maria De Filippi e ora ha deciso di creare la sua Academy di danza. Un luogo, racconta in un’intervista alla Stampa, in cui bambini e ragazzi possono sentirsi sicuri e tutelati, con “spazi esclusivi, spogliatoi distinti [e] personale altamente qualificato”.
D’altronde – dicevamo – Giuliano Peparini conosce bene l’ambiente della danza e, soprattutto, il suo lato oscuro fatto di abusi e molestie, tanto che racconta di averlo “provato sulla mia pelle“. Quando era ancora un giovane allievo, infatti, “alcuni insegnanti volevano discutere della lezione o del mio percorso mentre loro si facevano la doccia, completamente nudi“: una richiesta che intuì essere “strana”, ma che diede seguito a nessuna denuncia. Anzi, Giuliano Peparini sottolinea che “paradossalmente era la normalità [e] non ne parlai mai in famiglia”.
Giuliano Peparini: “Oltre alle molestie ho rischiato di sviluppare un disturbo alimentare”
Non solo, perché oltre a quella che potrebbe essere definita a tutti gli effetti una molestia, Giuliano Peparini ricorda anche che “ci sono state delle situazioni dove si è sfiorato l’abuso fisico ma, anche lì, non ho mai detto nulla”. Tuttavia, differentemente da come avviene in molti altri ambienti – soprattutto in quello cinematografico dove è nato il movimento MeToo – ricorda anche che dietro a quelle richieste “normali che, in realtà, non lo erano” non vi era alcun intento estorsivo o intimidatorio ma solamente, spiega Giuliano Peparini, “un consueto modo di fare“.
Ma non solo abusi e molestie, perché un’altra cosa che il coreografo ha intenzione di fare nella sua nuova Academy è superare la “grossa piaga” dei disturbi alimentari, nella quale – quasi naturalmente – lui stesso rischiò di finire: “Mi dissero che ero troppo grasso e basso per fare il ballerino”, racconta Giuliano Peparini, che riuscì a salvarsi solamente grazie a “mia madre [che] per fortuna minimizzò, rassicurandomi che quel tipo di mentalità sarebbe cambiata”.