Nella sua intervista a Pino Strabioli all’interno del programma In arte… Mina, Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, spiega a tutti il ‘perché’ del suo mancato incontro con Mina. Effettivamente, a fronte dei tanti artisti che l’hanno conosciuta e ci hanno lavorato, Sangiorgi è tra quelli che invece non hanno ancora avuto modo di vederla di persona. Lui però spiega che c’è un motivo, se ha detto di ‘no’, quella volta che pure era stato inviato. “Mi hanno detto: “Ma ti ha invitato e tu non sei andato!”. E c’era gente che non si capacitava di questo. Il fatto è il seguente: “Nutro una sorta di timore reverenziale, ma non nei confronti della sua immagine. Non ho paura di vederla… solo, non voglio vederla”. E continua: “Da cantante, dico che è impossibile non notare la grandezza vocale di Mina. Oggi più di ieri, rimane una delle più grandi interpreti a livello mondiale”. Segue clip in cui Mina dà una dimostrazione pratica della sua bravura, cantando appunto ‘Brava’ scritta per lei da Bruno Canfora. (agg. di Rossella Pastore)
Giuliano Sangiorgi ospite di In arte… Mina
Giuliano Sangiorgi dei Negramaro è uno degli ospiti di “In arte Mina“, lo speciale televisivo di Pino Strabioli trasmesso in prima serata su Rai3 e dedicato alla regina indiscussa della canzone italiana. La Tigre di Cremona, come viene anche chiamata, viene raccontata e celebrata in uno speciale imperdibile in cui vengono raccontati i luoghi simbolo della vita e della carriera della grande artista arricchiti dalla presenza di video e immagini inediti dell’ultima Mina prima dell’addio alle scene. Ad omaggiare la voce più bella del mondo c’è anche il frontman dei Negramaro che con la cantante ha collaborato ad uno dei suoi album. “Ho scritto due brani per Mina” ha rivelato un pò di tempo fa Sangiorgi che per la Tigre di Cremona ha scritto i brani “Brucio di te” e “Cosi’ sia” contenuti nel disco “Piccolino” di Mina. Una collaborazione nata a sorpresa come ha raccontato il cantautore in occasione della presentazione del suo vecchio Casa 69 Tour: “a un concerto a Torino ho cantato due suoi pezzi, Bugiardo incosciente e Un anno d’amore. A un certo punto mi chiama sua figlia, alle due di notte, e poi me la passa. Era emozionata, mi ha detto che non si era mai commossa cosi’ tanto all’ascolto di una sua canzone. Mi ha salutato dicendo ‘quando vuoi buttame du’ scarti’. Non credevo fosse vero”.
Giuliano Sangiorgi e il rapporto con i Negramaro
La carriera artistica di Giuliano Sangiorgi è indubbiamente legata alla band dei Negramaro con cui ha debuttato nel 2005 al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte. Da allora il successo dei Negramaro è stato inarrestabile al punto che sono diventati una delle band più amate ed acclamate dal pubblico e dalla critica. Ad unirli un profondissimo legale di amicizia come ha raccontato lo stesso Sangiorgi dalle pagine de Il Corriere della Sera (data 03 ottobre 2019): “ognuno di noi ha saputo fare un passo indietro. Quando c’è stato un momento di crisi con la band sono andato a New York: mi sono sentito solo e ho capito il dolore di mamma quando ha perso papà”. Proprio con i Negramaro, Sangiorgi per un certo periodo si è trasferito in un casale a Parma. Un periodo della sua vita che ha raccontato così: “otto-nove anni indimenticabili. È stato un trauma quando Ermanno e Danilo Tasco sono andati a vivere con le compagne: pensavo sarebbe stato per sempre, come quando cerchi di eternizzare un momento della tua gioventù”. Nonostante le tantissime richieste per una carriera da solista, Giuliano non ha mai pensato di lasciare la band: “ho avuto altri progetti paralleli, servono per fare esperienze da riportare nel gruppo. E comunque se ci lasciassimo ci sarebbe una comunicazione sui social visto che non sembra più di moda telefonarsi”.