Giuliano Sangiorgi si racconta a Verissimo da Silvia Toffanin. Il leader dei Negramaro parla di come ha trascorso il lockdown: “questi tempi trascorsi con Ilaria e Stella. Quel lockdown strettamente fisico, quella clausura è stata una manna dal cielo per l’unione di tutte le famiglie per chi ha dovuto vivere la famiglia. E’ stato bellissimo, è stata un’ancora di salvezza. Mi reputo fortunato”. Poi il cantautore parla del nuovo album “Contatto” in occasione dei 20 anni di carriera: “tutto l’album l’ho scritto più di un anno e mezzo fa fatta eccezione per il brano dedicato a Lucio Dalla”. Sangiorgi parlando delle sue canzoni: “mi sento padre di tutte le canzoni che scrivo, passano per le mie dita. Non potrei, ma in questo album adoro “non è mai per sempre” che rappresenta questo momento della mia vita”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)  



Giuliano Sangiorgi: “Tutti noi abbiamo bisogno di sentire il contatto con gli altri”

Giuliano Sangiorgi ospite per la prima volta di “Verissimo“, il programma di successo condotto da Silvia Toffanin su Canale 5. Il leader dei Negramaro è pronto a raccontarsi a cuore aperto: dal nuovo album “Contatto” fino alla situazione che tutti noi stiamo vivendo. La pandemia da Coronavirus ha stravolto le vite di tutti noi, ma anche molti settori come quello della musica e dei live. Nonostante ciò la band dei Negramaro ha deciso di pubblicare un nuovo disco dal titolo “Contatto” e hanno pensato di promuoverlo nell’evento “Entra in contatto”, un evento live che il cantautore ha raccontato così dalle pagine di spettakolo.it: “è stato molto bello. Grazie per averci  regalato tanto attenzione, per averci capito. Non era facile, era una cosa nuovissima ed erano dieci mesi che ci stavamo lavorando. Speriamo bene”. Parlando poi dell’ultimo disco di inediti dal titolo Contatto ha aggiunto: “è il disco dell’immaturità contro la maturità che contraddistingue i discorsi di Andro e degli altri sulla modernità sonora, che si riferisce proprio al sound, all’estetica del disco”. Si tratta di un album che spazia dagli anni ’90 ad oggi, forte e maturo, ma che il leader Sangiorgi descrive come immaturo dopo la nascita della figlia Stella. “Lo considero dell’immaturità perché davanti a mia figlia, mi sono accorto che ci sono delle regole nella società civile e culturale che bisogna rispettare”. Non solo, il cantante ha precisato: “non mi frega niente delle persone che dicono la verità in faccia: preferisco una verità taciuta ad una che può ferirmi, o almeno, io non voglio ferire con la verità”.



Giuliano Sangiorgi: “se non si potranno più fare i concerti dal vivo…”

Giuliano Sangiorgi dei Negramaro con l’uscita del nuovo album di inediti “Contatto” ha parlato anche dell’attuale situazione che, causa Coronavirus, ha visto gli artisti costretti a posticipare tutti gli appuntamenti e la promozione. Il cantante non nasconde: “Non credo si possa andare avanti all’infinito con i concerti in streaming. Tutti noi abbiamo bisogno di sentire il contatto con gli altri. Mi viene da dire, anche provocatoriamente, che se continua questa situazione, se non si potranno più fare i concerti dal vivo, io tra due anni potrei anche smettere”.  Parole forti quelle pronunciate da Sangiorgi in occasione della presentazione del nuovo album “Contatto” pubblicato lo scorso 13 novembre su tutte le piattaforme online e nei negozi di dischi. Sul finale l’artista ha aggiunto: “se si va avanti così, non so quanto potrò resistere a cantare davanti ad uno schermo e non avere il contatto con gli altri, sentire il sudore che scende, così come il piacere di andare ai concerti, di bere una birra in mezzo alla gente. Mi auguro che presto si possa tornare a guardarsi in faccia senza paura, a rispondere anche alle critiche direttamente, perché è troppo facile raccontarsi da uno schermo o sentire commenti inutili che sono delle vere e proprie armi”.

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