Giulietta Sacco è morta. Un grave lutto ha colpito la musica napoletana, che si trova in queste ore a piangere una delle sue icone femminili, scomparsa all’età di 77 anni (ne avrebbe compiuti 78 il 13 novembre). L'”Amalia Rodrigues partenopea” era malata da tempo e si era ritirata dalle scene, facendo una comparsata nel 2003 in piazza Plebiscito a Napoli in occasione del Capodanno di Rai Uno e registrando nel 2012 il duetto “Nun’ voglio fuje” insieme al giovane Genny Avolio.



Quest’ultimo in queste ore, ha ricordato Giulietta Sacco sulla sua pagina Facebook, pubblicando una foto con lei: “Grazie di tutto per aver cantato insieme a me, per gli insegnamenti e per le numerose risate… Porterò per sempre nel mio cuore i tuoi consigli e la tua voce inconfondibile”. Gli ha fatto eco Nino D’Angelo: “Napoli piange e piangono tutti quelli che amano la canzone napoletana… Giulietta Sacco, la sua più grande interprete, ci ha lasciato. Buon viaggio amica mia, riposa in pace”.



GIULIETTA SACCO È MORTA IN OSPEDALE

A fornire maggiori ulteriori sulla morte di Giuliana Sacco è il quotidiano “Il Mattino”, che sottolinea che “dopo un ricovero in ospedale (al ‘Moscati’ di Aversa) iniziato il 2 aprile, la cantante è morta ieri verso le 22.50”. Il suo palmarès è a dir poco invidiabile: nel 1995 vinse il Premio Tenco con gli Almamegretta, “l’anno successivo Nino D’Angelo le produsse l’album ‘Preta ‘e mare’, tra classici napoletani e inediti scritti per lei, a partire dal duetto di ”A riggina d”e canzone'”.



Proprio Nino D’Angelo aveva regalato a Giuliana Sacco la sua ultima grande esibizione, in piazza del Plebiscito, nella notte del Capodanno napoletano tra il 2002 e il 2003: “Sul palco con lui solo donne, da Angela Luce a Maria Nazionale, Giulietta aveva cesellato alla sua maniera il canto di ”A cartulina ‘e Napule’, omaggio a Gilda Mignonette, eletta tra i suoi punti di riferimento. Negli ultimi anni, convertita ai testimoni di Geova e afflitta da problemi di salute, aveva diradato le sue esibizioni, sino a cancellarle”.