Le falle nei tubi di Nord Stream e Nord Stream 2, la crisi in Ucraina e non solo: Giulio Sapelli a tutto tondo ai microfoni de La Verità. Il professore ha esordito parlando delle falle nei gasdotti e ha spiegato che i danni sono ingenti soprattutto per coloro che avrebbero bisogno di energia, senza dimenticare i danni ambientali. “Gli unici che ne traggono vantaggio sono le industrie gasiere nordamericane, chiaro? Oltre a quelle norvegesi, s’intende”, ha rimarcato. Ora la pressione sull’Europa per l’acquisto di gas liquido a stelle strisce aumenterà in misura fortissima: “E’ un attacco frontale soprattutto alla Germania e all’industria tedesca”.
Soffermandosi sulla crisi in Ucraina, Giulio Sapelli si è detto molto preoccupato dalla volontà di Zelensky di aderire alla Nato e dal delirio nazionalista e razzista dei russi. “Io penso che se la Russia si sente aggredita, il pericolo di una guerra nucleare è reale”, il monito del professore. Ci deve essere spazio per una mediazione diplomatica, ha aggiunto,considerando che a Mosca potrebbero arrivare “ad atti estremi”.
GIULIO SAPELLI TRA CRISI UCRAINA E GOVERNO MELONI
Passando alla Turchia, Giulio Sapelli ha sottolineato che può fare da mediatore se qualcuno l’aiuta a eliminare il problema curdo. “Avremmo potuto svolgerlo noi questo ruolo di mediazione se solo avessimo avuto una politica estera meno squilibrata”, ha spiegato: “Difendendo ovviamente l’Ucraina ma mantenendo relazioni diplomatiche con Mosca nonostante i suoi oltraggi”. Giulio Sapelli ha poi parlato del nascituro governo italiano che sarà presieduto da Giorgia Meloni: “Credo che si accentuerà l’attitudine atlantista – e questo non è male – ma anche un aumento di attenzione all’interesse nazionale”. La Meloni e i suoi collaboratori hanno tutto l’interesse a mantenere un rapporto positivo e costruttivo in Europa: “Bisogna accettare nella famiglia politica europea anche il conservatorismo. Incomprensibile la drammatizzazione che viene fatta in proposito. Smettiamo di chiamarle destre. Chiamiamo chi ha vinto le elezioni con il loro nome. Sono conservatori”.