Per diversi tempi ha frequentato Vladimir Putin, ma oggi parla di un leader del Cremlino diverso, sia dal punto di vista strategico che a livello fisico. Parliamo di Giulio Sapelli, noto economista e analista politico, oggi ospite de L’aria che tira su La7. L’esperto ha fatto il punto della situazione sulla crisi in Ucraina ed ha acceso i riflettori sul sistema di Mosca, ricordando le differenze con il passato: “La Russia era dominata da un sistema oligarchico diverso rispetto a quello di oggi”.



“Lui è sottoposto ad un regime oligarchico dominato dalla chiesa ortodossa, non a caso Dugin è il suo ispiratore. E’ rancoroso e desideroso di fare i conti con l’espansione che Nato e Ue hanno avuto”, ha spiegato Giulio Sapelli, che ritiene le sanzioni economiche comminate alla Russia completamente sbagliate: “Dobbiamo aggrapparci come cittadini del mondo, c’è la necessità che i sistemi dell’economia globalizzata non si rompano”.



GIULIO SAPELLI: “BISOGNA APPOGGIARE L’ANIMA RUSSA”

Secondo Giulio Sapelli, si può sbloccare la situazione “parlando ogni giorno, invece di fare vedere la sofferenza. Bisogna parlare ogni giorno di dissidenti russi che lottano in ogni momento. Non ne parla nessuno. C’è il silenzio. Bisogna appoggiare l’anima russa“. Secondo l’economista, è folle anche aver inviato delle armi a Kiev: “L’Ucraina ha un apparato militare tecnologicamente molto più avanzato di quello russo. Quando mai si sono visti dei carri armati muoversi in terreni soffici? La Russia non ha più nemmeno un riferimento strategico. Il ministro della difesa russo è Shoigu, un ex ingegnere, che ha mortificato l’armata russa, inviando dei mercenari da tutto il mondo”. Giulio Sapelli si è poi soffermato su uno scenario piuttosto allarmante di questo conflitto: “La Russia che si sgretola lascia un vuoto nell’Asia centrale, se viene giù quella zona… amici miei, il pericolo nucleare si avvicina”.

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