Quello di Napolitano è un precedente pericoloso: netto Giulio Sapelli ai microfoni de Il Giornale. Il professore torinese ha commentato la corsa al Quirinale e ha invocato l’istituzionalizzazione delle istituzioni, affidando a quest’ultime il ruolo previste: «Questo ruolo ha subito un vulnus istituzionale con il mandato a termine affidato a Giorgio Napolitano. É stato un evento di cui non abbiamo calcolato il discredito a livello internazionale. Qualcosa per cui abbiamo pagato prezzi e per cui continuiamo a pagare tuttora».
Secondo Giulio Sapelli, infatti, quello di Napolitano è un precedente pericolosissimo: «Non a caso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto sottolineare l’impostazione del presidente Giovanni Leone relativa ad un solo mandato. Abbiamo calpestato la Costituzione. Qualcosa che capita in Bolivia! Com’è stato possibile fare una cosa simile? Su Napolitano i francesi parlerebbero di regalismo».
GIULIO SAPELLI: “CINA, XI JINPING È UN NUOVO MAO”
Giulio Sapelli si è poi soffermato sulla Cina e il suo giudizio è tranchant. Pechino, a suo avviso, non ce la fa più, a causa dell’imponente sforzo militare. «La sta distruggendo, coem dimostra il crollo di tutte le attività immobiliari», l’analisi del professore, che ha accostato Xi Jinping a Mao: «Mentre il mondo discute di clima, nazioni come Cina e Pakistan si riarmano con il nucleare. La questione di Taiwan è delicatissima: se scoppia un incidente su Taiwan può scoppiare pure un incidente nucleare. Altro che Co2». Giulio Sapelli, successivamente, è tornato sulla mancata elezione a premier all’alba del governo gialloverde, rimembrando a Il Giornale il vertice avuto con il M5s: «Sono andato lì con delle posizioni chiare. Ho anche comunicato chi avrei voluto come ministro dell’Economia. I grillini, dopo due ore, si sono messi a urlare onestà, onestà, onestà. A quel punto gli ho detto: Siete dei pazzi lombrosiani. E me ne sono andato».