Anche il virologo Giulio Tarro si oppone all’ipotesi di una proroga dello stato di emergenza che è stata avanzata dal premier Giuseppe Conte. «Vorrei sapere da virologo nomi e cognomi degli esperti che hanno consigliato a Conte di prolungare uno stato di emergenza epidemiologica che non esiste», ha scritto il virologo su Twitter. Un post a dir poco polemico che si unisce al malcontento che sta emergendo in queste ore e che vede prender posizione anche il mondo scientifico. «È solo una invenzione a scopi politici», ha scritto il professore sui social in merito allo stato di emergenza epidemiologica. Il post ha in poco tempo raccolto molti commenti, alcuni dei quali di critica nei confronti del governo. Ma quella del professore è una presa di posizione che non sorprende, perché Giulio Tarro è sempre stato chiaro sull’emergenza Covid. In questi giorni il professore aveva scritto sempre sui social: «Siamo ottimisti: la pandemia è finita. Crisanti, Guerra, Ricciardi, Pregliasco? Parlano a vanvera. Non sono virologi».
GIULIO TARRO CONTRO CONTE SU STATO D’EMERGENZA
Il virologo di fama mondiale Giulio Tarro ha sempre sostenuto che il coronavirus sia stato sfruttato per motivi politici, nello specifico per giustificare un “regime di diritto speciale”, così da conservare posizioni di potere che sono lontane dal consenso popolare. Nel suo ultimo post ha taggato tra l’altro anche Vittorio Sgarbi, un altro personaggio che si è espresso duramente contro l’ipotesi di proroga dello stato d’emergenza. Nei giorni scorsi, intervistato su Libero Quotidiano, aveva spiegato che non c’è da temere una seconda ondata: «Nella stagione successiva, se dovesse ripresentarsi, il virus potrebbe attaccare solo quei pochi che non hanno ancora sviluppato gli anticorpi». Anche per questo motivo ritiene che i timori del premier Giuseppe Conte e dal Comitato tecnico scientifico non siano fondati. Ma critico era stato anche sulla gestione dell’emergenza da parte del governo: «Ritengo che siano state decise misure con una tempistica poco felice: varate in ritardo sull’effettiva convenienza ma al momento giusto, se vogliamo dire così, per aumentare stress e panico». Uno stato d’animo che, secondo il virologo, il governo intende prolungare.