Giulio Tarro torna a parlare del coronavirus a Libero, ribadendo che l’Italia non corre il rischio di essere colpita da una seconda ondata. Stavolta però aggiunge una riflessione: il prolungamento dello stato di emergenza può contribuire a diffondere ulteriore paura tra gli italiani, con effetti anche sulla salute. «Con tutte queste paure stanno tra l’altro indebolendo il sistema immunitario di una intera popolazione», spiega il virologo, secondo cui l’unica paura che bisogna avere è di scoprire che «i contagiati in Italia (molti asintomatici) sono decine di milioni e per questo oggi moltiplicano i tamponi che risultano quasi tutti negativi». Questo per Tarro non vuol dire che ci sono tante persone non ancora contagiate, «ma che le persone sono nel frattempo guarite». Se così fosse, ci staremmo avvicinando allora alla cosiddetta immunità di gregge. Ma Tarro interviene anche sull’obbligo della vaccinazione antinfluenzale: «In questo caso non solo è inutile, ma potrebbe rivelarsi dannoso».



GIULIO TARRO “MASCHERINE NON SERVONO, ANZI…”

Per il virologo Giulio Tarro non solo non c’è un rischio di seconda ondata coronavirus, ma stiamo proibendo troppe cose in Italia. «Stanno davvero esagerando al governo e continuando così porteranno in autunno il paese alla rovina. Beninteso, non una rovina dettata da una emergenza sanitaria che non esiste più, ma da una emergenza economica e sociale che mi pare venga ampiamente sottovalutata», dichiara a Libero. Di conseguenza, non ritiene ci siano motivi per i quali temere che non ci sia il ritorno a scuola a settembre. Il virologo fa notare, infatti, che in altri Paesi, come Austria e Danimarca, gli studenti sono tornati a scuola già a maggio. Si deve quindi riaprire con intelligenza e buon senso, «senza necessità di utilizzare le mascherine la cui funzione era prevista per la loro utilizzazione dai soggetti infetti per evitare ulteriore spargimento del virus, ed ovviamente dagli operatori sanitari». Per Tarro le mascherine a scuola non servono, così come non servono in generale in estate. «Diventano nocive perché inducono ipercapnia, cioè aumento pericoloso dell’anidrite carbonica».



GIULIO TARRO “CORONAVIRUS NON CIRCOLA IN ITALIA”

Per Giulio Tarro il fatto che non siano seguiti contagi ai festeggiamenti dei tifosi del Napoli dopo la vittoria della Coppa Italia è la conferma «che il virus non è più in circolazione in Italia». Il virologo a Libero ha spiegato che si può allora tornare subito allo stadio rispettando il metro di distanza, ma solo per una questione di prudenza, visto che ritiene inutile anche questa precauzione. Si arriva quindi alla vicenda del possibile prolungamento dello stato di emergenza. «Me lo chiedo anche io su quali fondamenti gli esperti abbiano suggerito questa idea al governo». Nell’intervista a Libero il virologo sarebbe dunque sbagliata la proroga: «Da virologo, con una certa esperienza, mi sento di poter affermare che in realtà oggi non c’è alcuna ragione sanitaria per prolungare lo stato di emergenza». E quindi, a scanso di eventuali equivoci, ribadisce che «nonostante le profonde lacune nella gestione della pandemia», la curva epidemica italiana «si è naturalmente conclusa». Quindi «l’era Covid è finita», a meno che non si importino nuovi ceppi dall’estero.

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