Tra vaccino Covid e plasmaterapia, Giulio Tarro a tutto tondo nella diretta Facebook andata in scena sulla pagina “Omeopatia Italia”. Il virologo ha esordito così: «Fino a pochi anni fa la nostra sanità era ai vertici europei, mentre all’inizio di quest’anno era la Cenerentola d’Europa. Non è stato fatto quello che serviva per l’epidemia, anche per quanto riguarda la diagnostica: sappiamo che i tamponi servono relativamente, sono stati aumentati per fare delle diagnosi ricorrendo a soggetti che sono portatori sani»
Giulio Tarro si è poi soffermato sul vaccino Covid: «Siamo al di fuori dalle direttive del buon senso per il controllo di questa epidemia, al quale aggiungiamo il problema dei vaccini. Ci siamo trovati di fronte un’epidemia e la prevenzione si fa prima dell’epidemia, come dice l’Oms ci vogliono almeno 18 mesi per un vaccino efficace e sicuro. Rimane il fatto che la sanità americana abbiamo speso 1 miliardo e mezzo di dollari semplicemente per fare un test diagnostico che sia valido come quello per l’epatite».
Una battuta anche sulla tanto discussa plasmaterapia, ecco il giudizio di Giulio Tarro: «Ci sono delle situazioni molto strane, molto particolari. Come il caso delle banche del plasma delle regioni, con la Regione Lazio per prima a non farla. Oppure l’aver affidato la leadership a Pisa che non c’entrava niente. La Fda ha fatto la sperimentazione sulla sieroterapia e l’ha approvata, utilizzandola per 35 mila operatori sanitari».