“In tutta Europa cresce la convinzione del fatto che non possa continuare come prima”: così Giulio Tremonti sull’allarme immigrazione. Intervenuto ai microfoni del Tg2 Post, l’ex ministro dell’Economia ha spiegato a proposito dell’accordo con l’Albania: “È un problema sentito da tutti. Io credo che siano giuste due cose: innanzitutto aiutiamoli a casa loro, poi le attività di blocco e di fermo. Questo accordo ha un effetto di remora: chi paga per venire in Italia, sa che non viene in Italia ma va in Albania. L’alleanza tra Paesi è fondamentali: il solo fatto che altri Paesi cerchino alleanze all’esterno dei propri confini è la via giusta”.
L’Italia è un Paese esposto a un grado enorme di immigrazioni, senza dimenticare che il disordine non riguarda solo l’Africa, ha proseguito Tremonti. Il parlamentare eletto con FdI ha evidenziato l’importanza degli accordi con gli altri Paesi e di gestire i fenomeni nei Paesi di partenza, così da evitare l’emergenza registrata negli ultimi mesi.
L’analisi di Tremonti a Tg2 Post
Tremonti si è poi soffermato sulla situazione in Medio Oriente, tornando sulle parole di Biden a Tel Aviv: “Ha detto di non fare gli errori fatti dall’America dopo l’11 settembre, ossia cancellare quattro Stati e pensare di sostituirli. Sono stati cancellati Afghanistan, Iraq, Libia e Siria, un gravissimo errore. La cosa giusta è dare una patria a queste persone: era così negli accordi di Oslo, con politici illuminati di entrambe le parti. Non si può pensare che tutto si risolva sul campo di battaglia”. Tremonti ha evidenziato che per molti Stati, anche piccoli, c’è il rischio di rivolte: “C’è un rischio che viene dalle masse contro le elite. Sentono che sta finendo il petrolio come fonte di ricchezza, tanto da muovere forze politiche sul campo”.