“Siamo a un tornante della storia europea”, non ha dubbi Giulio Tremonti. L’ex ministro dell’Economia ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Stampa ha subito sottolineato che la guerra in Ucraina ha avuto delle ripercussioni importanti sull’Unione, mentre per esprimersi sugli effetti delle sanzioni contro la Russia è ancora presto: non è ancora possibile “capire le proporzioni dell’impatto sulla loro economia”.
Giulio Tremonti ha poi analizzato l’allargamento della Nato e ha sottolineato che si sta sottovalutando i Balcani occidentali: “Il fatto che il governo italiano torni dalla Turchia con una serie di protocolli che ricordano una versione new age dei capitolati ottomani deve far riflettere”. L’ex titolare del Tesoro ha acceso i riflettori sugli squilibri comportati dalla presenza di Turchia e Serbia nell’Unione. Ma non solo.
Giulio Tremonti: “Allargamento Nato? Rischia di archiviare la difesa Ue”
Per quanto riguarda il futuro dell’Unione Europea, Giulio Tremonti ha ricordato che la Brexit ha fatto tornare di moda l’ipotesi di una difesa europea, rilanciata anche dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “Ne ha parlato avanzando varie formule interessanti, come quella di non mettere l’Iva sulle transazioni riguardanti le armi, e si immaginava un vertice sulla difesa europea”, ha spiegato il politico. Il vertice Nato di Madrid però ha stoppato tutto, “perché quello che viene fuori sembra una fusione dell’Unione con la Nato”: “E’ la Nato che traccia il profilo strategico, e la presenza dei Paesi asiatici la mette su un livello globale. Non si può negare che l’idea della difesa europea venga messa in crisi”. Ed è un errore secondo Giulio Tremonti, ricordando che gli interessi Nato sono più sul fronte asiatico che nei Balcani, nel Mediterraneo o in Africa.