L’ex ministro Giulio Tremonti è intervenuto ai microfoni di “Coffee Break”, trasmissione di La 7 andata in onda nella mattinata di sabato 30 ottobre 2021. Immancabilmente, considerata la sua esperienza, il conduttore Andrea Pancani gli ha chiesto un parere sul G20 in corso a Roma: “Di G20 un po’ ne ho visti, come quello efficace del 2009, quando c’erano i grandi del mondo che lavoravano a una soluzione. Da allora, però, è tornato alla normalità ed è diventato un’occasione di mondanità, di shopping e di turismo. Ottimo per il made in Italy, non buono per il resto del mondo”.



“Spero e penso – ha aggiunto Tremonti – che i problemi dei vaccini siano gestibili. Per il resto il G20 mi sembra la replica di altro che è fallito. Tra l’altro, turismo a parte, non sono presenti la Russia e la Cina. Putin e Xi Jinping sono in videoconferenza, forse il presidente russo non è nemmeno collegato personalmente, ma ha delegato qualcuno. Non credo sia la stessa cosa”.



GIULIO TREMONTI: “CINA IN ENORME DIFFICOLTÀ”

Tremonti ha poi asserito: “Credo che le élite occidentali abbiano mostrato un notevole grado di limite con il G7 fatto a giugno. Rispetto alla dimensione dei problemi, si limitano a tutt’altro: sono gli stessi ‘grandi’ che hanno causato e portato il mondo all’inquinamento, alla crisi. Si candidano alla rivoluzione verde, che peraltro è quella che finanziariamente vende di più. Credo che il mondo meriti cambiamenti, persone e uomini molto più forti”.

Tremonti ha quindi messo a nudo le difficoltà che un colosso mondiale come la Cina sta attraversando: “Oggi io credo ci siano grandi problemi dentro il Paese del Dragone, che si traducono in una enorme difficoltà demografica. Vi è poi una crisi finanziaria – da quella del colosso immobiliare al debito pubblico -. ma anche una crisi politica come dimostrano le repressioni sulle figure che dissentono. L’ultima di queste è stato il pianista, accusato per reati personali e non politici. Gli interessi sono colossali e comuni e alla fine si deve trovare un accordo sul nuovo tipo di trattato”.