LA PRESIDENTE TODDE NOMINA I 12 ASSESSORI DELLA NUOVA GIUNTA DI REGIONE SARDEGNA: ECCO TUTTI I NOMI

Alle ore 10.30 di giovedì 11 aprile la Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde ha convocato la prima seduta della nuova giunta regionale nominata lo scorso martedì: dopo poco più di un mese dai risultati delle Elezioni Regionali sarde che hanno visto il trionfo del “campo largo”, è formata la squadra di Governo scelta dal Governatore Todde e annunciata nella prima seduta del Consiglio Regionale insediatosi il 9 aprile 2024. «È nata una giunta che si esprimerà nei prossimi anni per dare risposte che i sardi attendono da tanto tempo – ha detto Todde in Aula – come avevo promesso, abbiamo privilegiato la presenza delle donne nell’esecutivo- ben cinque- e con me saranno sei. Direi numeri importanti». Metà donne, due tecnici, un medico che arriva da Roma e un “cacicchio” Pd: questa in sintesi la nuova giunta di Regione Sardegna, con i 12 nomi annunciati dalla Presidente grillina in Consiglio Regionale che trovate qui di seguite.



– Programmazione e Bilancio e vicepresidente: Giuseppe Meloni (Pd)
– Sanità: Arnaldo Bartolazzi (M5s)
– Lavoro: Desirè Manca (M5s)
– Urbanistica: Francesco Spanedda (lista Todde)
– Trasporti: Barbara Manca (lista Todde)
– Industria: Emanuele Cani (Pd).
– Agricoltura: Gianfranco Satta (Progressisti)
– Lavori Pubblici: Antonio Piu (Avs)
– Turismo: Franco Cuccureddu (Orizzonte comune)
– Ambiente: Rosanna Laconi (Pd)
– Cultura e Istruzione: Ilaria Portas (Sinistra Futura)
– Affari generali: Mariaelena Motzo (Lista Todde)
– nominato Presidente del Consiglio Regionale di Sardegna Piero Comandini (Pd)



LE PRIME DUE “GRANE” PER TODDE SU SANITÀ E INDUSTRIA: È ANCORA CAOS PD-M5S

Al di là dei 5 consiglieri regionali che saranno anche assessori della giunta Todde in Regione Sardegna – invece che 3 come inizialmente promesso dalla Presidente M5s – le prime “grane” in casa Centrosinistra sembrano confermare le controversie patite dal “campo largo” a livello nazionale, con le recenti liti fra i leader Schlein e Conte in seguito alle indagini. La vittoria di Alessandra Todde sembrava l’inizio di una lunga stagione felice per l’alleanza del Centrosinistra contro Meloni e invece tra sconfitta alle Regionali in Abruzzo, strappi in Basilicata, Piemonte e Comune di Bari, lo stato del dialogo fra Dem e 5Stelle resta tutt’altro che in buone condizioni.



Una prima polemica sulla giunta della Sardegna arriva proprio su uno dei “big” del Partito Democratico sardo considerato già uno dei “cacicchi” lamentati da Giuseppe Conte nelle recenti “rimostranze” contro il Pd: Emanuele Cani è stato nominato assessore all’Industria ma si trova al centro di una polemica politica per una presunta incompatibilità con la sua società con sede a Carbonia. In sostanza, la ditta del neo-assessore si occupa di fornire consulenze e servizi a imprese che installano impianti energetici rinnovabili in Sardegna e si rischia il conflitto d’interessi: «Credo che l’unica incompatibilità che noi vediamo nei confronti di chi ricopre un incarico pubblico è quella di una condanna penale. Non mi sembra che qualcuno della delegazione del Pd abbia condanne penali, tali da impedire di ricoprire ruoli assessoriali», lo difende segretario regionale del Pd sardo e neo Presidente del Consiglio Regionale, Piero Comandini.

La seconda “grana” invece riguarda la scelta di Todde per un assessore alla Sanità – punto principale del programma del Movimento 5Stelle alle Regionali sarde – che è sì un medico ma di origini romane ed ex sottosegretario alla Salute nel governo Conte 2: sulla nomina di Armando Bartolazzi in giunta Sardegna è stata la stessa Todde a voler intervenire rispedendo al mittente le critiche per una scelta “delocalizzata” rispetto ai problemi della Sardegna, «È una persona di grande competenza ed estrema professionalità e che è fuori dalle logiche isolane, questo lo considero un valore aggiunto e non a detrimento. Credo possa dare quello che serve alla sanità sarda».