IL GIURAMENTO E IL DISCORSO DI MATTARELLASergio Mattarella ha giurato per la sua seconda volta da Presidente della Repubblica
: il discorso in Parlamento è terminato attorno alle 16.10, dopo circa 40 minuti di messaggio alla nazione in quello che è sembrato a tutti gli effetti un discorso programmatico per il prossimo settennato (dunque ben diverso della elezione “a tempo” del suo predecessore Giorgio Napolitano). Ecco qui di seguito le frasi salienti e i momenti più importanti del messaggio all’Italia del 13esimo Presidente della storia della Repubblica, scanditi da numerose standing ovation specie quando ha parlato di giustizia, dignità del lavoro e ricordo di David Sassoli:
– «Sono stati giorni travagliati per tutti. E anche per me», riferendosi al caos nei giorni prima dell’elezione. «Le attese dei cittadini sarebbero state fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà».
– «Lo spirito di iniziativa degli italiani, la loro creatività e solidarietà, lo straordinario impegno delle nostre imprese, le scelte delle istituzioni ci hanno consentito di ripartire. Hanno permesso all’economia di raggiungere risultati che adesso ci collocano nel gruppo di testa dell’Unione. Ma questa ripresa, per consolidarsi e non risultare effimera, ha bisogno di progettualita’, di innovazione, di investimenti nel capitale sociale, di un vero e proprio salto di efficienza del sistema-Paese».
– «Dobbiamo disegnare e iniziare a costruire, in questi prossimi anni, l’Italia del dopo emergenza. È ancora tempo di un impegno comune per rendere più forte l’Italia, ben oltre le difficoltà del momento. Un’Italia più giusta, più moderna, intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano. Un Paese che cresca in unità».
– «Rafforzare l’Italia significa anche, metterla in grado di orientare il processo per rilanciare l’Europa, affinché questa divenga più efficiente e giusta; rendendo stabile e strutturale la svolta che è stata compiuta nei giorni più impegnativi della pandemia. L’apporto dell’Italia non può mancare: servono idee, proposte, coerenza negli impegni assunti».
– «Dignità è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi. Perche’ la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore, riguarda il valore che attribuiamo alla vita. Mai più tragedie come quella del giovane Lorenzo Parelli, entrato in fabbrica per un progetto scuola-lavoro. Quasi ogni giorno veniamo richiamati drammaticamente a questo primario dovere della nostra società».
«Un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia. Per troppo tempo è divenuta un terreno di scontro che ha sovente fatto perdere di vista gli interessi della collettività»; e poi ancora, «È necessario che il Csm risponda ad efficienza e credibilità, valorizzando le capacità in essere e superando logiche di appartenenza che devono restare estranee al contesto giudiziario».
– «Desidero ricordare in quest’aula il Presidente di un’altra Assemblea parlamentare, quella europea, David Sassoli. La sua testimonianza di uomo mite e coraggioso, sempre aperto al dialogo e capace di rappresentare le istituzioni democratiche ai livelli più alti, è entrata nell’animo degli italiani: ‘Auguri alla nostra speranza’ sono state le sue ultime parole in pubblico. Aveva appena detto: ‘La speranza siamo noi’. Ecco, noi, insieme, responsabili del futuro della nostra Repubblica. Viva la Repubblica, viva l’Italia!».
#Mattarella: Il mio pensiero, in questo momento, è rivolto a tutte le italiane e a tutti gli italiani: di ogni età, di ogni Regione, di ogni condizione sociale, di ogni orientamento politico. E, in particolare, a quelli più in sofferenza pic.twitter.com/orCU4USdUG
— Quirinale (@Quirinale) February 3, 2022
IL CORTEO PRESIDENZIALE
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato il Quirinale: è diretto a Montecitorio, dove già risuona la campana, per la cerimonia del giuramento alla Camera e il discorso di insediamento. Ad attenderlo all’ingresso il Presidente della Camera Roberto Fico e la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Non ci sono per l’occasione 26 grandi elettori in quanto positivi al Covid. Tra questi c’è Matteo Salvini, leader della Lega. Accompagnato dalla scorta, Mattarella viene salutato dai cittadini rimasti in strada, riunite dietro le transenne.
Nel frattempo, i segretari d’aula si sono schierati, come da protocollo, per accogliere il Presidente della Repubblica, confermato nel secondo mandato. Cresce, dunque, l’attesa per il discorso di Mattarella, lo confermano anche gli applausi con cui viene accolto dalle persone al suo passaggio. (agg. di Silvana Palazzo)
OGGI IL MATTARELLA-BIS: ORARIO E DIRETTA VIDEO
Oggi inizierà ufficialmente il mandato settennale “bis” da Presidente della Repubblica per Sergio Mattarella: esattamente 7 anni dopo quel primo discorso affianco alle allora Presidenti di Senato e Camera Valeria Fedeli e Laura Boldrini, la storia si “ripete”.
Un nuovo settennato per il presidente Mattarella con il giuramento al Quintale e la successiva cerimonia di insediamento nel Salone dei Corazzieri che renderà effettiva e ufficiale la scelta fatta dai partiti nei giorni complicati e tumultuosi della corsa al Colle. Sarà possibile seguire la lunga giornata del Capo dello Stato in diretta video streaming prima con canale YouTube della Camera dei Deputati (dalle ore 15.30) mentre nel pomeriggio, attorno alle ore 17, l’insediamento al Colle nel Salone dei Corazzieri con la diretta video streaming su RaiPlay e sul canale YouTube del Quirinale.
IL PROGRAMMA DAL PARLAMENTO AL QUIRINALE
La giornata di oggi 3 febbraio si aprirà con la campana di Montecitorio suonata per l’intero tragitto che il Presidente della Repubblica eletto lo scorso sabato compirà dalla sua residenza romana fino alla Camera dei Deputati: tragitto accompagnato dal segretario generale della Camera, Fabrizio Castaldi, e compiuto a bordo della Lancia Flaminia decappottabile blu, l’auto usata solo per le occasioni ufficiali di un Capo di Stato, dall’insediamento alla parata del 2 giugno. Attorno alle ore 15.10 i Presidenti del Parlamento Fico e Casellati accoglieranno Sergio Mattarella all’ingresso principale di Montecitorio e solo lì la campana smetterà di spionare. All’arrivo, il Capo dello Stato verrà salutato dai componenti del Consiglio di presidenza del Senato e dell’Ufficio di presidenza della Camera: alle ore 15.30 il Presidente Fico dichiarerà aperta la seduta della Camera ed inviterà il Presidente a prestare giuramento a norma dell’articolo 91 della Costituzione. A quel punto verrà dato annuncio nuovamente dalla campana di Montecitorio mentre 21 colpi a salve di artiglieria partiranno dal Gianicolo: solo successivamente il presidente Mattarella rivolgerà il suo discorso alla nazione, non più di 20 minuti per ragioni di sicurezza Covid con l’Aula convocata in seduta completa. Al termine del messaggio, il presidente Fico dichiarerà chiusa la seduta e insieme al presidente del Senato Casellati accompagnerà il Presidente della Repubblica alla Galleria dove sarà accolto dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il nuovo Capo dello Stato ascolterà dunque l’Inno di Mameli in Piazza Montecitorio, poi risalirà sulla Lancia Flaminia 355 con il presidente del Consiglio Mario Draghi ed il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti (ieri riconfermato in CdM, ndr) per andare a rendere onore all’Altare della Patria e, da lì, per raggiungere il Colle scortato dai Corazzieri a cavallo e dai motociclisti. Alle ore 17 circa l’arrivo al Palazzo del Quirinale dove nel Salone dei Corazzieri avverrà la cerimonia conclusiva di insediamento: ci sarà un breve intervento alla presenza dei vertici delle istituzioni e dei leader politici. Il nuovo mandato del Presidente Mattarella scadrà a questo punto il 3 febbraio 2029.
COSA DIRÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA
Difficile pensare ad un discorso dalla durezza simile a quello pronunciato dal suo predecessore Giorgio Napolitano quando avvenne l’elezione al mandato bis dell’allora Presidente della Repubblica. Come ha anticipato in questi giorni il quirinalista del “Corriere della Sera” Marzio Breda, Mattarella non dovrebbe fare alcun “j’accuse” o ultimatum alla politica: «sarà coerente con l’idea di Stato-comunità su cui si è speso molto nel primo settennato». Sicuramente ribadirà il concetto dell’unità nazionale nelle sfide più importanti, dalla pandemia all’economia fino al futuro di alleanze politiche da qui alla fine della legislatura tra un anno. Come anticipa l’ANSA da fonti del Colle, il Presidente spiegherà che la sua rielezione debba avere allora un senso dal momento in cui gli è stato chiesto qualcosa che era stato scartato fin dall’inizio: «un’utilità immediata per il Paese. Sergio Mattarella non lo dirà mai in questi termini ma al Quirinale è questo il pensiero di fondo che si è metabolizzato in questi giorni, tra rielezione e giuramento». Il Capo dello Stato, conclude l’ANSA, «nel suo discorso riporterà al posto che merita la politica estera, il ruolo dell’Italia in Europa in un momento in cui venti di guerra si abbattono ai confini del Continente e le navi russe e della Nato si confrontano al largo della Sicilia. Parlerà anche della pandemia, ovviamente. L’emergenza che da due anni flagella il mondo e che uno degli obiettivi per il quale è nato il governo di Mario Draghi, insieme alla messa a terra del Pnrr». Insomma niente “fustigate” come fece Napolitano con quei politici che lo applaudivano dal Parlamento, ma “solo” tanta Europa, unità e invito alla pacificazione politica.