Giuseppe Cionfoli, da frate a cantante: il racconto a Oggi è un altro giorno

Nel corso della sua intervista a Oggi è un altro giorno, Giuseppe Cionfoli racconta com’è arrivato al successo e tutto il percorso che lo ha poi portato a svestire i panni da frate. “La mia vita è cambiata all’improvviso senza nessun avviso. – ha esordito – Io ero tornato dall’America con mia madre dove ero andato a trovare mia zia, un mio amico mi disse che stavano portando degli LP a Domenica In e io gli ho detto di portare anche il mio. Pippo Baudo vide una mia foto e disse ‘Che bel ragazzo, se canta bene prendiamo lui a cantare qui’, e così fui scelto io.”



Giuseppe Cionfoli continua raccontando la reazione della sua famiglia alla sua vocazione: “Mia mamma non voleva mi facessi frate, accadde una guerra quando glielo dissi! Una volta diplomato ho fatto il militare, poi sono entrato in convento. Io volevo fare il frate, niente di più. Le canzoni che ho scritto le ho scritte grazie alla mia comunità di frati.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Giuseppe Cionfoli, l’ex frate che andò a Sanremo

Il cantautore pugliese Giuseppe Cionfoli, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, è un ex frate francescano che dopo aver partecipato nei primi anni Ottanta al Festival di Sanremo ha abbandonato la vita ecclesiale e si è sposato. Oggi ha settant’anni, una moglie, tre figli e tre nipoti e continua a cantare. Era il 13 dicembre del 1966 quando un prete gli disse di andare a messa, “ma la chiamata arrivò un anno dopo durante una missione dei passionisti al mio paese”, ha spiegato a Vieni da me. Fu grazie a Padre Pio, che all’epoca non conosceva, che decise di farsi frate francescano. Dopo essere entrato nell’ordine dei cappuccini di Bari, fra’ Cionfoli ha raggiunto il successo nel 1981 partecipando a Domenica in con la canzone “Nella goccia entra il mare”, in una gara per nuove voci che vinse, ottenendo la possibilità di andare a Sanremo dove partecipò per tre volte con i brani “Nella goccia entra il mare”, “Solo grazie” (1982) con cui si classificò quarto, e “Shalom” (1983).

Giuseppe Cionfoli: “Ringrazio Dio perché mi ha dato la vita”

Dopo il successo a Sanremo, nel 1988 Giuseppe Cionfoli ha lasciato la vita religiosa: “È arrivato un nuovo padre generale dei Cappuccini. La prima, primissima cosa che ha fatto appena insediato fu chiamare me insieme al mio Padre provinciale. Neanche mi ha salutato. Ha puntato il dito verso di me e ha detto: decidi, o rimani e non canti o esci”, ha raccontato il cantautore a La Stampa. Giuseppe Cionfolì appese la tonaca al chiodo, ma la sua fede non si è mai attenuata: “Ringrazio Dio perché mi ha dato la vita. Sono partito da un piccolo paese per cantare a tutti e diventare una persona migliore. La musica avvicina al divino, a patto che non sia un rave party”, ha detto sulle pagine de La Verità.