Dal futuro del Movimento 5 Stelle all’alleanza con il Partito Democratico, Giuseppe Conte a tutto tondo ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. L’ex presidente del Consiglio ha esordito parlando del suo nuovo ruolo in casa M5s, spiegando che il Movimento ha una carta dei principi e dei valori, un nuovo statuto e una piattaforma di voto alternativa, in attesa di avere i dati degli iscritti. Uno dei dossier più scottanti è quello legato al doppio mandato, ma il giurista ha spiegato che «non è attualmente nello Stato e quindi non sarà nel nuovo Statuto. E’ un tema che affronteremo più avanti in un confronto alla luce del sole».



Giuseppe Conte si è poi soffermato sul divorzio tra Movimento 5 Stelle e Rousseau, spiegando che da parte dell’associazione di Davide Casaleggio «c’è stata una pressante ingerenza nelle scelte politiche». Non poteva mancare un commento sul caso Beppe Grillo e sul video choc registrato per difendere il figlio Ciro, accusato di stupro insieme a tre amici: «Rispetto la sua sofferenza, così come rispetto quella di chi si sente vittima di questa vicenda […] Non ci può essere alcuna commistione tra una vicenda personale rispetto alle linee politiche del Movimento. Se avrei consigliato quel video? No, per un motivo. Le trasmissioni tv ne hanno approfittato per dire “siccome ne ha parlato Grillo, possiamo parlarne anche noi”. Un processo parallelo, una degenerazione che non permetterei mai».



GIUSEPPE CONTE: “M5S-PD DIALOGO ALLA PARI”

Tornando al Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte ha spiegato che sarà un movimento intriso di cultura ecologica, dalla parte dell’inclusione e della giustizia sociale, con l’obiettivo di guardare alle esigenze dell’elettorato moderato. L’ex premier si è poi soffermato sull’ormai famoso incontro in autogrill tra Matteo Renzi e Marco Mancini: «Qualsiasi rappresentante delle istituzioni deve rispondere del proprio operato con trasparenza: Renzi fa gli incontri che ritiene, ma deve spiegare perché si trovava in un’area di sosta con un uomo dei Servizi con il quale non aveva motivi istituzionali per incontrarsi». Giuseppe Conte ha poi lanciato una frecciatina al leader di Italia Viva, suo storico nemico, accendendo i riflettori sulla sua «versatilità»: «La mattina è in Arabia a decantare il neo-Rinascimento, spazzando via con un sol colpo tutta la tradizione rinascimentale italiana, peraltro fiorentina; il pomeriggio si ferma in autogrill, la sera è in tv…». Poi Giuseppe Conte è tornato sull’alleanza con il Partito Democratico: il giurista ha spiegato che si tratta di un dialogo alla pari e senza alcuna subalternità, ed è già al lavoro per il programma del futuro giallorosso tra riforme economiche e sociali…

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