Attimi di tensione a Roma per il leader del Movimento 5 Stelle, nonché ex presidente del consiglio, Giuseppe Conte. L’ex premier, come si legge sul sito del Corriere della Sera, ha partecipato alla manifestazione davanti al Teatro dell’Opera, non troppo distante dal Viminale, promossa dalla rete studentesca “contro la repressione” dopo i fatti di Pisa. Una presenza la sua che però si è rivelata un boomerang visto che lo stesso Giuseppe Conte è stato a sua volta contestato dagli studenti scesi in piazza. Una parte del ragazzi presenti a Roma, precisamente i giovani di Cambiare Rotta, hanno attacco il presidente del Movimento 5 Stelle in merito ad armi e cessate il fuoco. Un ragazzo ad esempio ha urlato: “Quando governavi la polizia mi ha manganellato. Ho ancora la cicatrice”, e lui ha replicato: “Ragazzi, siete disinformati. State dicendo castronerie”.
La manifestazione non ha fortunatamente fatto registrate scene di violenza ne tanto meno degli scontri, con gli studenti che hanno gridato “Dimissioni, dimissioni” e “Vergogna, vergogna”, rivolgendosi al ministro degli interni Matteo Piantedosi, e soprattutto ai poliziotti che erano schierati per presiedere il palazzo del governo Meloni. Si è verificato qualche lancio di fumogeno ma nulla di particolarmente eclatante, alla luce proprio di quanto avvenuto pochi giorni fa a Pisa e a Firenze.
GIUSEPPE CONTE CONTESTATO A ROMA DAGLI STUDENTI, L’EX PREMIER: “NON CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI PIANTEDOSI”
“Se sono necessarie le dimissioni di Piantedosi? Noi abbiamo chiesto che il ministro venga tempestivamente con un’informativa urgente a riferire in Parlamento, è assolutamente doveroso. Però non vorrei scaricare sulla singola figura del ministro una responsabilità collettiva del governo di questo clima repressivo”, le parole di Giuseppe Conte a cui ha replicato un ragazzo: “Il governo in cui eri in maggioranza con il Partito Democratico… La tua democrazia mi ha aperto la testa e mi hanno messo i punti in testa perché manifestavo per un ragazzo morto” e il numero uno del M5S ha aggiunto “Sei un prepotente, io sto rispondendo al tuo amico” le parole di Conte, che prosegue: “Io avrei mandato i manganelli? Ma tu sei fuori di testa, ragazzo”.