Sono due le richieste di Giuseppe Conte al premier Draghi: il coraggio del sostegno ai Comuni e la determinazione a proteggere il reddito di cittadinanza. Il leader del Movimento 5 Stelle ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Repubblica e, a proposito del primo punto, ha chiesto al primo ministro di sposare la causa del sindaco di Napoli Maifredi, «i sindaci non devono rischiare il flop sulle risorse Ue».
Giuseppe Conte si è poi soffermato sulla Legge di Bilancio, che ha visto il Movimento 5 Stelle piazzare le bandierine del Superbonus e del mantenimento di un Reddito di cittadinanza corretto. L’ex premier ha sottolineato che è stato proprio il M5s a migliorare il sussidio con più controlli e più incentivi per accettare le offerte di lavoro, senza dimenticare gli sgravi alle imprese per favorire le assunzioni. E non è mancata una stoccata alla Destra…
GIUSEPPE CONTE: “RDC NON SI TOCCA”
«Le destre si sbracciano per colpire uno strumento di sostegno a lavoratori sottopagati, persone in povertà, minori, fragili, disabili. Ma strizzano l’occhio all’evasione fiscale da oltre 100 miliardi l’anno che noi abbiamo combattuto con programmi come il Cashback. Non esibiranno mai questo scalpo, si mettano l’anima in pace», l’affondo di Giuseppe Conte. Il capo politico pentastellato è poi tornato sulla querelle interna legata all’elezione del capogruppo del Senato, con il “suo” uomo Licheri superato dalla Castellone: «Mi dispiace che Castellone e Licheri abbiano dovuto subire il gioco delle etichette, che fanno comodo a chi non ama il M5s…». Giuseppe Conte ha spiegato di aver ricevuto correttamente entrambe le candidature e di aver promosso una dialettica democratica, il tutto è avvenuto con grande sintonia fin dall’inizio, ha precisato. Poi sul passo indietro di Licheri: «In quali forze politiche si registra un tale spirito di squadra? Guardate cosa succede negli altri schieramenti. Per la nostra comunità la dialettica interna,il confronto sano e costruttivo è linfa vitale», l’analisi di Giuseppe Conte.