Giuseppe Conte a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Di Martedì. Il leader del Movimento 5 Stelle ha esordito parlando del contrasto alla pandemia, lanciando una stoccata ai leader del Centrodestra per le posizioni ambigue sul vaccino: «I politici che strizzano l’occhio ai no vax non fanno bene al Paese, per questo spesso sono intervenuto per invitare i leader delle forze di destra a uscire dall’ambiguità di alcune posizioni».
Giuseppe Conte ha poi analizzato la corsa al Quirinale, senza sbilanciarsi più di tanto: «E’ evidente che il M5s come forza di maggioranza relativa sarà protagonista in questa partita importante del Paese che si giocherà in Parlamento. L’identikit l’ho già tracciato: una personalità di alto profilo moralità e rappresentativa quanto più ampiamente possibile dello schieramento delle forze in Parlamento. Partiamo da questo obiettivo e dovremo misurarci. E’ prematuro parlare di nostri candidati. Una donna? Non mi faccia dire uomo o donna, non è questo il tema».
GIUSEPPE CONTE TRA BERLUSCONI E DRAGHI
Dopo una battuta sul no al confronto con Matteo Renzi – «In lingua straniera o in fiorentino? Siamo seri, questa non è politica, sono insulti» – Giuseppe Conte si è soffermato sull’ipotesi Silvio Berlusconi: «Pregiudiziali su Berlusconi? Non è quello il nominativo del M5s, con tutto il rispetto per il leader di Forza Italia. Aprire un dialogo con il Centrodestra è doveroso nella misura in cui dobbiamo eleggere un presidente della Repubblica, serve una personalità di alto profilo morale e garanzia dell’unità del Paese». Tante le voci accostano l’attuale premier Draghi al Colle, ma Giuseppe Conte ha nuovamente frenato: «Draghi ha le caratteristiche per fare il capo dello Stato, ma stiamo parlando dell’attuale premier, impegnato in un’azione di governo molto complessa».