Governo mai a rischio nonostante le Regionali, Sì al Referendum sul taglio dei parlamentari primo passaggio di un percorso riformatore di più ampio respiro ma non solo: Giuseppe Conte ha fatto il punto della situazione sull’esecutivo giallorosso ai microfoni de La Stampa ed ha presentato il suo piano per l’Italia del 2023. Se sul Mes si è dichiarato agnostico, pur evidenziando di non accettare veti dal Pd, il Presidente del Consiglio ha parlato dei decreti sicurezza: «C’è un testo condiviso, che affronta il tema senza cedere a slogan, senza dare credito alle semplificazioni binarie del “pro” o “contro” gli immigrati. Ci ritagliamo il tempo tecnico per farlo esaminare dagli uffici e condividerlo nella versione finale. Gli interessi in gioco sono la sicurezza e la protezione di tutti, cittadini e migranti».
GIUSEPPE CONTE SULLA CRISI M5S
Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Stampa, il premier Giuseppe Conte è stato incalzato sui problemi del M5s, tra l’affondo di Alessandro Di Battista e l’ipotesi scissione. Il giurista ha ricordato che nelle competizione elettorali il Movimento ha sempre conseguito risultati inferiori rispetto alle politiche, saranno gli Stati generali a rilanciare la loro azione politica. Anche se prosegue il dibattito sull’alleanza con il Partito Democratico, auspicata da Conte prima del voto: «Il mio invito era rivolto alle forze che sostengono la maggioranza affinché si adoperassero per un dialogo utile a trovare soluzioni condivise e a governare più efficacemente i territori. Ritengo irragionevole rinunciare a valorizzare, anche a livello locale, l’esperienza positiva che stiamo consolidando a livello di governo nazionale. E dunque resto convinto che questa sia la strada giusta e continuerò a lavorare per costruire e non per dividere». Sempre in tema di Governo, esclusa ancora una volta l’ipotesi di un rimpasto.
GIUSEPPE CONTE: “NO A NUOVO LOCKDOWN TOTALE”
Giuseppe Conte
ha poi affrontato il dossier emergenza coronavirus ed ha ancora una volta elogiato l’operato del suo Governo. Il giurista ha spiegato che la situazione in Italia è sicuramente migliore rispetto ad altri Paesi europei ed è più preparata ad affrontare una eventuale recrudescenza della diffusione del virus. E il premier esclude una nuova chiusura totale: «Allo stato attuale escludo la possibilità di un generale lockdown, potrebbero esserci – se necessarie – chiusure ben mirate. La cosa più importante è mantenere un atteggiamento prudente per non vanificare gli sforzi e i sacrifici fatti finora. Chiedo ancora una volta a tutti, specie ai più giovani, di non abbassare la guardia». Conte ha poi annunciato che la riforma del fisco arriverà a dicembre, alla quale verrà affiancata una riforma del processo tributario «che contribuisca a rendere il nostro Paese più competitivo e più attrattivo per gli investitori».
Infine, Giuseppe Conte ha risposto così alla domanda su un futuro al Quirinale: «A me interessa dove sarà l’Italia nel 2023. Penso solo a questo. Non partecipo ad altri giochi, non concorro ad altri incarichi. Se con gli investimenti, le riforme e i progetti che vogliamo mettere in campo riusciremo a gettare le basi per rendere il Paese più veloce, più moderno, più verde, più digitale, se riusciremo a ridurre disuguaglianze e divari territoriali, potrò guardare con soddisfazione al lavoro svolto».