C’è preoccupazione nello staff di Palazzo Chigi per le condizioni di salute di Giuseppe Conte. Niente di grave, è bene precisarlo subito. Le voci riguardano una “brutta tosse” che il presidente del Consiglio avrebbe palesato. A diffondere le indiscrezioni è Il Portaborse, account Twitter molto inserito nella realtà parlamentare che svela infatti i retroscena e le notizie di palazzo, il cui tweet sul premier è stato poi rilanciato da Dagospia in una flash. “Gira voce che ci sia preoccupazione nello staff di palazzo Chigi per una brutta tosse di Conte…”, ha scritto sui social. Quanto basta per far partire commenti sull’eventuale presunta positività al coronavirus da parte del leader italiano. Basta evidentemente anche una brutta tosse ora per far scattare subito l’allarme. Potrebbe ovviamente essere semplicemente frutto di un semplice raffreddore, del resto il premier Conte oggi si è recato in Parlamento per l’informativa sul nuovo Dpcm. Nel frattempo Il Portaborse svela che Conte starebbe pensando all’introduzione del lockdown light il 7 novembre.
CONTE CON TOSSE? COSA SUCCEDE SE SI AMMALA DI COVID
Le tossi di Giuseppe Conte avevano preoccupato anche a maggio. Il premier era in Senato per l’informativa sulla Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Due attacchi di tosse a breve distanza l’uno dall’altro colsero il presidente del Consiglio all’improvviso a Palazzo Madama. Il premier allora provò a placare la tosse con un bicchiere di acqua bevuto nel mezzo. Quella scena provocò l’insurrezione dell’opposizione che gli urlò di indossare la mascherina, tanto che la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati dovette richiamare i senatori. Ma se si ammala ora cosa succede? Ne parlammo a marzo, nel pieno della prima fase, con un approfondimento. Il nostro ordinamento prevede strumenti per non mandare in quarantena il governo. Un ministro può affidarsi ai suoi sottosegretari conferendo le sue deleghe, questi a loro volta potrebbero conferirlo ad interim ad un altro sottosegretario. Nel caso, invece, di quarantena del premier, subentra la figura del vicepremier, una figura vacante nel governo Conte II. Ma c’è Riccardo Fraccaro, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che può sostituire il premier in caso di impedimento temporaneo.
Gira voce che ci sia preoccupazione nello staff di palazzo Chigi per una brutta tosse di Conte…
— Il Portaborse (@ilPortaborse_) October 29, 2020