Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, è convinto che il governo giallorosso non cadrà a breve, anche perché da gennaio sono previste nuove misure per rilanciare il paese. Lo ha detto senza troppi giri di parole lo stesso Premier, in un’intervista concessa a Repubblica e pubblicata stamane: “L’esecutivo andrà avanti con un cronoprogramma con le riforme che l’Italia attende da anni”. Il massimo rappresentante del governo del Belpaese invita implicitamente le varie forze politiche a smettere di litigare fra di loro, sottolineando come il governo verrà giudicato “non per i proclami o le frasi a effetto, ma per tutto ciò che di buono riusciremo a fare. Anzi, verremo giudicati anche per quel che avremmo potuto fare e non riusciremo a realizzare”. Conte ci tiene poi a sottolineare come il suo governo Bis sia in carica da soli due mesi e mezzo ma “ha già realizzato molte buone cose: il taglio del cuneo fiscale, l’abolizione del superticket, asili nido gratis per i redditi medio-bassi, più investimenti green, più soldi nelle tasche delle famiglie. Puniremo più severamente i grandi evasori”.



GIUSEPPE CONTE: “SUL CASO ILVA…”

Bisognerà comunque fare di più: “Con il nuovo anno – spiega – dovremo realizzare un cronoprogramma con le riforme che l’Italia attende da anni: accelerare i tempi della giustizia civile e penale, ridurre la burocrazia e digitalizzare la pubblica amministrazione, accelerare gli investimenti, rivedere in modo organico il sistema fiscale e in particolare l’Irpef, investire più efficacemente nell’istruzione, nella ricerca e nell’innovazione”, concordando di fatto con Di Maio sulla questione che serve un nuovo “contratto” di governo a partire dal gennaio 2020. E fra le domande del collega di Repubblica a Conte, non poteva mancarne una sulla questione dell’ex Ilva, alla luce del recente incontro con i massi vertici di ArcelorMittal: “Il signor Mittal mi ha dichiarato di essere disponibile a tornare sui suoi passi e a investire nello stabilimento. Gli ho detto che sono pronto a credergli ma a patto di realizzare tre obiettivi: rafforzare il piano di risanamento ambientale, indirizzare lo stabilimento verso la transizione energetica introducendo le più sofisticate tecnologie ‘pulite’, assicurare il più elevato livello di occupazione possibile”.

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